SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un timido sorriso, ma non a trentadue denti. Gli operatori turistici promuovono la stagione estiva che va a concludersi con un giudizio che, tra alti e bassi, tocca la sufficienza.
Certo, i dati ufficiali ancora non si conoscono, ma per gli imprenditori turistici a volte possono bastare le sensazioni e, soprattutto, i confronti con le annate passate.
Abbiamo interpellato trenta strutture ricettive che operano sul territorio sambenedettese, raccogliendo pareri, giudizi e osservazioni di una categoria che maneggia il tema ‘vacanze’ quotidianamente, sette giorni su sette. A dirci la loro sono stati gli hotel Calabresi, Garden, Arlecchino, Progresso, Relax, Giancarlo, Excelsior, Haus Charlotte, International, Royal, Sporting, Solarium, Sunrise, Altis, Antares, Canguro, Capri, Continental, Cristall, Villa Corallo, Marconi, Olimpo, Bologna, Smeraldo, Riviera, Regent, Centrale, Taormina, Pineta e Seven Rooms (b&b).
Nessuno dei soggetti coinvolti ha definito l’attuale stagione peggiore della passata. L’opinione diffusa è stata quella del miglioramento o, perlomeno, del pareggio. Una buona notizia, se non fosse che il 2017 è stato ribattezzato come l’anno “nero” delle presenze, a causa di una fase post-sisma che ha danneggiato le zone del centro Italia e del medio Adriatico.
Alcuni alberghi hanno ricordato come le loro camere fossero parzialmente occupate dagli sfollati, altri hanno invece contestato la cattiva pubblicità che ha spinto molti vacanzieri a cambiare destinazione.
Il paragone andrà pertanto effettuato col 2016. Il terremoto, che colpì le Marche il 24 agosto, non andò ad intaccare il trend stagionale, influenzando semmai gli arrivi di settembre. Fu piuttosto l’anno seguente a pagare tutto lo scotto, motivo per cui un’omogeneità con i dati di dodici mesi fa verrebbe tradotto come un mezzo flop.
Sui tre mesi, ad uscirne vittorioso è stato come prevedibile agosto. Soddisfacenti pure i dati di luglio, con il pollice verso rivolto piuttosto a giugno, sfavorito dal maltempo e dalle scuole aperte fino a metà mese.
Infine, stupisce – ma nemmeno troppo – la permanenza in riviera dei turisti. Addio alle ferie lunghe, soppiantate dalle vacanze brevi: cinque o al massimo sette giorni, prima della ripartenza. Un mordi e fuggi dettato dalla crisi o, magari, dalle nuove abitudini dei villeggianti.