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Il Bim Tronto parteciperà alla Bit di Milano con Mete Picene

Lunedì il Presidente Luigi Contisciani insieme al sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli presenterà in anteprima la guida “100 Cose da sapere e da fare ad Ascoli e nel Piceno”
Pubblicato il 10 Febbraio 2023

ASCOLI PICENO. Il Bim Tronto sarà presente alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, in programma da domenica 12 fino a martedì 14 febbraio, con il brand di destinazione turistica Mete Picene. Presso lo stand di Mete Picene all’interno del padiglione Regione Marche, nei tre giorni della fiera verrà promosso a livello internazionale il patrimonio culturale, artistico e naturalistico del Piceno, presentando un modello di turismo esperenziale, che vada incontro alle esigenze di un turista sempre più informato e interessato ad un’offerta personalizzata. A livello enogastronomico, con Made in Piceno, faremo conoscere le nostre eccellenze locali, prodotti tipici del territorio dall’olive all’olio, dalla ceramica fino al merletto a tombolo.

Lunedì 13 febbraio alle ore 10.30, nello spazio Agorà all’interno del padiglione Regione Marche, il Presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani insieme al sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli presenterà in anteprima la guida “100 Cose da sapere e da fare ad Ascoli e nel Piceno”.
Ascoli Piceno e il suo arcipelago di 33 borghi verranno presentati ad un pubblico internazionale, per la prima volta, tutti uniti e coesi in un unico progetto di valorizzazione e promozione del territorio. Dai Monti Sibillini al mare, una guida sul territorio piceno che non raccoglie solo i luoghi ma anche le storie e le tradizioni, esaltando le eccellenze artistiche e enogastronomiche.

“Mete Picene – dichiara il Presidente Luigi Contisciani – ha creduto e investito sin da subito nel progetto di questa guida per Ascoli e tutto il territorio Piceno. Il nostro è un territorio ricco di storia e bellezza ma anche di vocazioni produttive e competenze, vi era l’esigenza di una pubblicazione che valorizzasse il patrimonio Piceno nella sua interezza. Mete Picene ha cercato in questi anni di realizzare una rete sinergica tra i 33 comuni per offrire un’offerta turistica integrata e qualificata.”

Lunedì 13 febbraio alle ore 13.45, il Bim Tronto, con il Presidente Luigi Contisciani, tornerà sul palco della BIT, nel padiglione Regione Marche insieme all’Assessore Regionale Attività economiche, internalizzazione e Marchigiani nel Mondo Andrea Antonini, il Componente della Giunta della Camera di Commercio con delega al turismo Massimiliano Polacco, il Presidente del Consiglio Marchigiani nel mondo Franco Nicoletti, per presentare il progetto “2023 Anno del Turismo di Ritorno, Opportunità per lo sviluppo dei Borghi e delle aree interne”.
Tornare nel borgo natio dei nonni partiti in cerca di fortuna, per conoscere o riscoprire le proprie origini, ritrovare i paesaggi e i profumi dell’infanzia e vivere nelle piazze quelle tradizioni mai dimenticate o conosciute solo attraverso i racconti dei più grandi o qualche foto sbiadita ritrovata in un cassetto. E’ questa la suggestiva idea di base dell’iniziativa “2023 Anno del Turismo di Ritorno” rivolta agli italiani residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero.
“Le Marche sono state una regione di emigranti – continua Contisciani – coordinatore regionale per la Regione Marche del progetto “2023 Anno del Turismo di Ritorno” e questa iniziativa si rivolge a loro, ai figli, ai nipoti, ai discendenti di coloro che dalle Marche hanno raggiunto altre mete e altri continenti, con l’obiettivo di far loro conoscere e scoprire le proprie origini, le proprie radici. Con la ripresa degli spostamenti aerei soprattutto dai paesi oltreoceano, potrà essere incentivato un vero e proprio flusso costante con le Marche. Il turismo delle radici non è tanto quello delle grandi mete classiche, ma proprio di quei luoghi, spesso piccoli paesi e dei borghi dai quali molti marchigiani sono partiti nei secoli scorsi.”

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