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“Un solo medico al pronto soccorso? E’ una notizia falsa”. La smentita dell’Ast

L'azienda sanitaria: "La dottoressa Petrelli agisce in totale autonomia nella scelta dei medici in base al loro curriculum lavorativo e alla valutazione del loro operato"
Pubblicato il 6 Febbraio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli Piceno smentisce le affermazioni di Paolo Canducci e Aurora Bottiglieri riguardanti il Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Benedetto.

“Come sempre da anni – fanno sapere dall’Ast – sono presenti per gli ambulatori 2 medici in tutte le ore del giorno, oltre al supporto dato dai vari consulenti nelle diverse branche specialistiche. Dal 1 febbraio, inoltre, la presenza dei posti letto OBI e MURG allo stesso piano, negli spazi contigui, ha determinato la presenza negli spazi del pronto soccorso di 1 medico in più nelle 12 ore diurne.

Da oltre 1 anno opera all’interno del pronto soccorso un medico afferente ad una cooperativa di servizi, da settembre, questo medico può (per requisiti previsti nel bando di gara), visitare e curare ogni tipologia di paziente, di qualunque codice di gravità.

“Il direttore del Pronto Soccorso dr.ssa Giuseppina Petrelli, in qualità di DEC (Direttore dell’Esecuzione del Contratto), che opera in totale autonomia la scelta dei medici in base al loro curriculum lavorativo e la valutazione del loro operato, è la garante della qualità dell’assistenza che viene da sempre garantita in pronto soccorso” affermano dall’azienda sanitaria.

“Sono presenti inoltre 8 infermieri al mattino, 8 al pomeriggio e 7 la notte. A questi si aggiungono sempre 2 infermieri dedicati al servizio di emergenza territoriale 118, si tratta di un numero di presenza superiore agli standard previsti dalle linee guida e dalle norme di legge, che stabiliscono il numero corretto in base al numero degli accessi”.

E ancora: “Ci sono tre operatori socio sanitari al mattino, 3 al pomeriggio e 2 la notte. La recente attivazione del percorso di fast truck geriatrico è stato un importante cambiamento organizzativo gestito dal pronto soccorso e dalla geriatria dell’Ospedale di San Benedetto insieme, è stato pensato e attuato per prendere in carico il più rapidamente possibile e da parte di uno specialista, i pazienti con più di 75 anni con certe caratteristiche cliniche che il geriatra può gestire in piena autonomia e competenza (ovviamente sono escluse le fratture di pertinenza ortopedica, le problematiche chirurgiche, urologiche, ecc. quelle per le quali serve altro tipo di specialista; nonché le situazioni molto gravi –codici rossi e arancione- per cui lo specialista giusto è proprio il medico di pronto soccorso-emergenza urgenza)”.

“Il fatto che questi pazienti vadano rapidamente in geriatria, senza sostare in pronto soccorso e senza dover essere visitati dal medico di pronto soccorso, permette ai medici del pronto soccorso di gestire al meglio e più rapidamente i codici più gravi. Come è noto a tutti, il tempo di attesa dipende dalla gravità della condizione clinica e non dall’ordine di arrivo, per cui i pazienti meno gravi dovranno continuare ad attendere molto per dare la giusta precedenza ai pazienti con problematiche gravi che correttamente accedono ai servizi del pronto soccorso con massima priorità”.

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