Il regolamento è stato approvato a luglio, ma per arrivare alla sospirata inaugurazione del villaggio della piccola pesca bisognerà ancora attendere.
“Dobbiamo approvare il piano economico finanziario, ovvero il costo di mantenimento della struttura, e fissare la tariffa dell’affitto”, informa il vicesindaco Tonino Capriotti. “In seguito sarà pubblicato il bando di partecipazione. Se sarà pronto a ottobre? Lo spero”.
Il progetto da 400 mila euro prevede un complesso di box destinati a quei pescatori che svolgono l’attività sottocosta, ormeggiano le loro imbarcazioni all’interno della darsena turistica e utilizzano i box prefabbricati sul fronte est dei cantieri navali per il rimessaggio delle attrezzature.
Il villaggio, oltre ad offrire strutture adeguate e a norma agli operatori, costituirà un filtro efficace tra l’ambito urbano e la zona portuale. Verrà infatti garantita l’operatività dei cantieri con transito solo all’interno della zona portuale senza promiscuità con l’area urbana circostante.
Gli spazi saranno dieci, di quindici metri quadrati ciascuno, a cui si aggiungeranno un box di servizio ad uso ufficio e servizi igienici, un punto di contatto con il pubblico e un portico di accesso comune.
Stando a quanto deciso nei mesi scorsi dall’amministrazione, tutti potranno gareggiare al bando, senza che vi possa essere la preferenza verso chi aveva già i casotti, mentre la durata verrà resa omogenea a tutte e dieci le strutture presenti. “Due ricadono sul demanio portuale e quindi andranno in sub-concessione – spiegarono gli uffici comunali in commissione – pertanto la tempistica è decisa dall’autorità portuale ed è di quattro anni, non rinnovabili”. Il canone, come detto, lo fisserà la giunta.