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Pronto Soccorso, Ugl denuncia assenza terzo medico: “Situazione non più sostenibile”

Il portavoce Benito Rossi: "Serve un maggior rinforzo del 118 sul territorio, soprattutto per patologie cardiologiche"
Pubblicato il 24 Giugno 2017





SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Condizione prevedibile” secondo l’Ugl sanità quella del Pronto Soccorso dell’ospedale civile, dove congestioni e code sono all’ordine del giorno, a seguito di una politicha che in pochi mesi non solo ha ignorato le necessità del blocco ospedaliero ma ha anche trasferito due unità mediche, senza sostituirle.

“Una unità è stata trasferita presso il Pronto Soccorso di Ascoli Piceno e non sostituita mentre l’altra è stata recentemente tolta dalla turnistica ed è anch’essa senza piano di sostituzione – denuncia Benito Rossi, portavoce del sindacato – Dei 15 medici più il primario in servizio, due unità possiedono l’esenzione dai turni notturno con limitazione di orario. Inutile aggiungere che qualsiasi improvvisa malattia porterebbe all’aggravarsi di una condizione già seriamente compromessa”.

Alla situazione già precaria denunciata dal portavoce, Rossi aggiunge anche la preoccupazione dell’eccessivo protrarsi nel tempo del concorso per medici del Pronto Soccorso, che si concluderà solo a fine mese, protraendo così ulteriormente il periodo in cui il Madonna del Soccorso è costretto a operare in carenza di personale.

“Gli attuali turni serrati, in piena estate, visti gli alti flussi, non sono ammissibili né sostenibili e mettono a dura prova i ritmi biologici del personale, esposto così ad alto rischio clinico – chiosa Rossi – Chiediamo che vengano attivate tutte le procedure affinché si cerchi personale medico nell’Asur 5, nelle graduatorie della regione o per chiamata diretta per sopperire a questa situazione”.