venerdì 24 Marzo 2023
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Pd, Augusto Curti: “Sì all’arretramento dell’autostrada con un tracciato interamente a tre corsie”

Il candidato alla Camera: "Siamo l’unica forza politica che dà risposte ai problemi della stringente attualità e offre prospettive per un futuro di crescita e di sviluppo economico e sociale"

Ex primo cittadino di Force e attuale vicesindaco, Augusto Curti – candidato alla Camera nel collegio proporzionale delle Marche – corre per il Parlamento tra le fila del Partito Democratico.

Quali sono i temi principali che porterà all’attenzione del Parlamento qualora venisse eletto?

“L’impegno da parlamentare sarà lo stesso, in una dimensione certo più grande, quello che da sempre contraddistingue la mia attività politica: mettere al centro i territori, le loro esperienze, le loro specificità che li rendono unici. Penso in particolare alle aree interne e a un nuovo modello di sviluppo che da esse può emergere e diventare asse strategico di un nuovo sviluppo per tutto il Paese a partire dalla costa. Assumere come protagonisti di un diverso paradigma di sviluppo questi territori, infatti, porterebbe sicuramente a individuare soluzioni innovative a tematiche complesse non solo per le aree interne ma per tutto il territorio nazionale: infrastrutture, sanità, ambiente, turismo, per fare degli esempi”.

A livello infrastrutturale, quali provvedimenti ritiene utili per migliorare le comunicazioni sulla dorsale adriatica?

“Credo che la questione vada affrontata una volta per tutte, senza se e senza ma, facendo le cose rapidamente e bene; partendo soprattutto da una premessa che deve essere chiara: non si può pensare alle infrastrutture senza una visione di insieme, ragionando quindi non di diversi interventi slegati tra loro ma a un intervento unico, che tenga insieme le imprescindibili garanzie ambientali con le necessità di sviluppo”.

Per quel che riguarda il sud delle Marche?

“Nel nostro caso, si deve ragionare allo stesso tempo di tre assi strategici di pari importanza, come il prolungamento dell’alta velocità ferroviaria, l’arretramento dell’autostrada con un tracciato interamente a tre corsie su tutto il territorio marchigiano e il potenziamento della viabilità verso le aree interne”.

Perché votare il Pd in questa campagna elettorale?

“Perché è l’unica forza politica che dà risposte ai problemi della stringente attualità e offre prospettive per un futuro di crescita e di sviluppo economico e sociale. Penso alle proposte del segretario Letta sul tema dell’energia: tetto al prezzo delle bollette e tetto europeo al prezzo del gas, la bolletta sociale per chi si trova in ristrettezze economiche, il raddoppio del credito di imposta per le imprese che altrimenti rischierebbero di chiudere o di licenziare; e poi, ancora, il piano nazionale di risparmio energetico e di potenziamento delle energie rinnovabili. Questo del caro energia è solo uno dei possibili esempi delle proposte messe in campo dal Partito Democratico che non sono né sogni né un abbaiare alla luna ma interventi di cui si è già studiata la copertura finanziaria. E l’elenco potrebbe continuare con le proposte per l’aumento delle buste paga e degli incentivi ad assumere, l’incremento dei medici di famiglia nei territori, la scuola e i libri gratuiti per i nostri figli”.

E’ stato sindaco di Force. Come pensa che si stia comportando il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini?

“Con il Commissario Legnini, le cui competenze sono universalmente riconosciute, abbiamo lavorato alacremente per mesi. Abbiamo sfoltito la selva normativa, sburocratizzato le procedure, favorito le buone pratiche. Oggi, finalmente, il processo di ricostruzione è una realtà consolidata. Centinaia di cittadini, in queste ultimi mesi, hanno ripreso possesso delle proprie abitazioni. Le opere pubbliche si susseguono, i cantieri si moltiplicano. Il Commissario Legnini, in questo senso, rappresenta il garante di un processo virtuoso che, senza tema di smentita, sta restituendo i nostri Territori alla normalità. È dunque deprimente il becero tentativo del centrodestra di esautorarlo. E’ una personalità che rappresenta un termine di paragone scomodo, sul piano dell’efficienza e della concretezza. Reclamare, a gran voce, la regionalizzazione del processo di ricostruzione è, a mio avviso, un atto che dimostra soltanto cieca avidità politica. Non posso tollerare, da amministratore di uno dei Comuni del Cratere, che il pensiero del Governo regionale sia motivato esclusivamente dalla golosa fame di fondi e poltrone. Piuttosto si pensi ai cittadini, si pensi ai territori. La ricostruzione è un tema ‘sacro’ rispetto al quale, certe cadute di stile, sono intollerabili anche in campagna elettorale. Un argomento che, anziché essere condotto a forza nel confronto di questi giorni, dovrebbe accomunare tutti, a prescindere dall’appartenenza politica”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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