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Ospedale unico tra Pagliare e Colli, la conferenza dei sindaci dice sì. Furia Castelli

La proposta della Regione passa con 17 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti. Il sindaco di Ascoli: "Ingiustizia, ci opporremo. Decisione di potere"
Pubblicato il 2 Agosto 2018

ASCOLI PICENO – La conferenza dei sindaci dice sì alla proposta di ospedale unico individuato in un territorio compreso tra Colli del Tronto e Pagliare.

Il documento è passato con 17 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astensioni. Ad opporsi alla sottoscrizione sono stati i sindaci di Ascoli e San Benedetto, a cui si sono aggregati tra gli altri la neo amministrazione  pentastellata di Castel di Lama e Cupra Marittima.

“La realizzazione della nuova struttura non deve accreditare alcuna parvenza di speculazione edilizia di carattere privato – si legge nella relazione – i percorsi da formalizzare per addivenire al cambio di destinazione urbanistica dell’area dovranno essere tesi a valorizzare il patrimonio pubblico dei comuni, dove è configurata l’area in questione, al fine di portare giovamento economico e di sviluppo, sin da subito, alle collettività coinvolte. L’Ospedale Unico d’Eccellenza, così come definito nell’impostazione dei servizi garantiti, dovrà ulteriormente rilanciare la centralità e il protagonismo del servizio pubblico della sanità locale, rafforzando qualitativamente e quantitativamente la sua funzione universalistica, proseguendo sulla strada degli investimenti che mirino all’innalzamento qualitativo delle prestazioni e alla accessibilità semplificata dei cittadini/utenti. Sarà indispensabile anche procedere ad una programmazione puntuale di riqualificazione della rete stradale partendo dalle aree interne condizionate, in maniera più cogente, dagli eventi sismici che hanno coinvolto il territorio marchigiano e quello Piceno, al fine di agevolare, in maniera sempre maggiore, una accessibilità garantita dalle infrastrutture viarie e di mobilità pubblica”.

Infuriato Castelli, che si è sfogato sui social appena terminata la riunione: “Tenetevi a mente questa data perché oggi Ceriscioli e alcuni sindaci del Pd ci hanno tolto l’ospedale di Ascoli e San Benedetto. Ci siamo battuti strenuamente contro una decisione che non ha neanche la maggioranza dei sindaci che rappresentano la maggioranza dei cittadini della provincia. Una decisione di potere non suffragata dalla maggioranza dei cittadini dell’Area Vasta 5. Ci opporremo contro questa ingiustizia. Avevamo chiesto di mettere il sud delle Marche nelle stesse condizioni in cui si trovano a Pesaro ed Ancona”.