SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Fischi all’esterno e altissima tensione durante l’incontro avvenuto all’auditorium Tebaldini. Martedì pomeriggio è andata in scena un’aspra contestazione nei confronti della direttrice sanitaria Nicoletta Natalini, mentre era intenta ad illustrare i servizi erogati dalla sanità del territorio.
Ad animare la protesta decine di esponenti del centrosinistra, supportati anche operatori del Madonna del Soccorso, che hanno a più riprese alzato la voce contro la responsabile dell’Ast.
Il clima, già caldo, è diventato incandescente nel momento in cui la Natalini ha fatto riferimento alle visite specialistiche annue svolte in provincia: “Ogni cittadino residente ne svolge almeno cinque, a carico del servizio sanitario nazionale”. La direttrice si è quindi concentrata sugli screening: “Se si fanno con cadenza precisa permettono di avere una diagnosi precoce e un trattamento meno invasivo. Purtroppo l’adesione ai percorsi nel Piceno è bassa. Il dato maggiore si ha per lo screening mammografico, in compenso è minore quello per il colon retto”.
Capitolo finanziamenti. In un anno l’azienda sanitaria ha ottenuto 379 milioni di euro. “La voce principale di spesa è quella relativa al personale – ha spiegato la Natalini – 2600 dipendenti ci vengono a costare 170 milioni. La seconda voce invece è quella riguardante i farmaci, per 83 milioni. L’azienda sanitaria non risparmia, spende fino all’ultimo euro a disposizione. Non abbiamo possibilità di mettere denaro da parte. Tutto quello che riceviamo lo spendiamo”.
Sul fronte della mobilità attiva, generata da chi viene a curarsi nel Piceno, va segnalato il saldo rispetto a chi al contrario va fuori è negativo (2,3 milioni).
“Non sono una sprovveduta, ci sono certamente dei margini di miglioramento, ma voglio dimostrarvi che non partiamo da zero e che non è vero che non facciamo niente”, ha rivendicato in chiusura la Natalini.
Nel corso della relazione della direttrice, il dissenso si è spostato nuovamente fuori la struttura. “Della lezioncina che ci ha fatto la Natalini ne facciamo a meno”, ha tuonato l’ex assessore Loredana Emili. “Le concediamo come scusante il fatto che sia qui da pochi mesi. L’ospedale si sta svuotando”.