“Coloro che parlano di nucleare dovrebbero dire anche dove vorrebbero collocare le centrali”. Lo afferma Paolo Canducci, criticando chi ha fatto tornare l’argomento prioritario in questa campagna elettorale. “A prescindere dal fatto di essere d’accordo o meno, bisognerebbe dire come realizzarle e in quali territori”.
Nelle scorse ore il coordinatore nazionale dei Verdi ha ripubblicato una mappa sulle possibili localizzazioni. Tra le città viene citata pure San Benedetto del Tronto. “La mappa è vecchia, usci diverso tempo fa – spiega Canducci – ricordo che ero assessore e organizzammo una manifestazione alla quale partecipò anche Bonelli. Penso che la sua sia più che altro una provocazione nei confronti di chi parla di serietà ma non specifica dove vuole costruire gli impianti”.
La nuova destra da @CarloCalenda a @matteosalvinimi propone il nucleare, ma non hanno il coraggio di dire dove verranno realizzate le centrali e quanto costerà farle.
Oggi facciamo operazione verità.
I 40 Gw di Calenda costeranno non meno di 280 mld di €. Chi metterà i soldi? pic.twitter.com/k6dakR1Ifa— Angelo Bonelli (@AngeloBonelli1) August 31, 2022
Il riferimento a Carlo Calenda – oltre che a Matteo Salvini – è evidente, con Azione che appoggiò la candidatura a sindaco di Canducci meno di un anno fa. Intesa che il consigliere comunale rivendica: “Il piano energetico nazionale non è di competenza comunale. Le alleanze locali sono finalizzate a portare avanti un programma amministrativo. Ci sono leggi elettorali diverse per nazionale, regioni e comuni, l’importante è che ci sia convergenza nei contenuti. Con Azione stilammo un programma condiviso che ovviamente non parlava di nucleare o fonti energetiche, temi che non sono di competenza del Comune. La polemica non esiste, il gruppo di Azione è stato sempre leale e per i loro rappresentanti provo stima e rispetto”.