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Movida fracassona, Marzonetti (Pd): «Serve piano su larga scala, non un regolamento»

Il consigliere di minoranza: «Sì a commissione congiunta, ma non basta rinnovare un vecchio regolamento. Serve nuova fotografia di zonizzazione acustica»
Pubblicato il 20 Settembre 2017





SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere Pd Pasqualino Marzonetti ritorna sulla questione del rinnova del regolamento riguardo all’inquinamento acustico e lo fa approfondendo le ragioni della sua contrarietà alla proposta di Marco Curzi, presidente della commissione Ambiente.

“Per rimanere in tema di rumore, oltre a ringraziare il mio collega di opposizione Marco Curzi, che mi invita a collaborare affinché si possano raggiungere obiettivi condivisi per il bene della città di San Benedetto del Tronto, esorto lo stesso ad abbassare i toni della polemica – dichiara Marzonetti -. Con il mio intervento non volevo assolutamente disconoscere l’importanza e la legittimità della commissione ambiente riguardo alle sue competenze regolamentari, circa le problematiche dell’inquinamento acustico”.

Poi il consigliere di minoranza illustra i passaggi della propria idea: “La mia intenzione è quella di invitare l’amministrazione comunale ad affrontare il problema del rumore, ripartendo dal proprio piano di classificazione acustica del marzo 2006, adeguato al quadro normativo europeo, nazionale e regionale e non solo intervenendo unicamente sulla modifica di uno strumento di attuazione qual è il regolamento comunale per i limiti massimi di esposizione al rumore, che è stato approvato con delibera del Consiglio Comunale n.39 del 19 aprile 2000 antecedente al piano di zonizzazione acustica, per poi andare a modificare il Regolamento Comunale”.

Marzonetti specifica inoltre che, nell’ambito della competenza a produrre il nuovo regolamento, la questione non sarebbe lineare come quella descritta dal presidente della comissione Ambiente: “Pur accogliendo il consiglio del collega devo precisare che la delibera consiliare n.59 del 17 settembre 2016 si limita ad attribuire in maniera generica le competenze riguardo l’inquinamento acustico e atmosferico alla quinta commissione. La normativa di riferimento della materia rimane la direttiva europea 2002/49CE, il Dpcm 01 marzo 1991, la legge quadro n.447 del 1995 e in ambito regionale la legge n.28 del 14 settembre 2001 con le successive modifiche e disposizioni di armonizzazione e attuazione. Chiaro è quindi che l’urbanistica è comunque materia principale”.

Poi continua: “Per intervenire in conformità ai principi generali dell’ordinamento giuridico, è assolutamente doveroso aprire una discussione approfondita circa quelle che definisce l’art. 7 dello stesso regolamento, in quanto proprio in detto articolo c’è il punto fondamentale del quadro normativo inerente l’inquinamento acustico, che la Regione Marche individua nella classificazione del territorio comunale in diverse zone. La ratio di tale ragionamento è in primis politica poi amministrativa: il territorio, dopo ben 17 anni dall’approvazione del regolamento in questione, è cambiato in termini di: densità di popolazione, presenza di attività commerciali e di traffico ed è inoltre mutato enormemente il contesto sociale e di vita, soprattutto in relazione a quelli che l’art.9 definisce rumorosità da attività svolte all’aperto o da attività svolte in ambienti chiusi, art. 10”.

La proposta del consigliere Dem è dunque quella di lavorare a un piano su larga scala piuttosto che limitare l’intervento politico all’aggiornamento di un solo regolamento.

“Mi sento di consigliare agli organi politici competenti un intervento di più ampia scala e non solo di semplice modifica di un regolamento seppur datato, in quanto ridefinire il territorio in termini urbanistici è il primo e doveroso step utile per portare San Benedetto del Tronto all’avanguardia sia in termini di qualità della vita, sia di turismo e, di conseguenza, di intrattenimento – spiega Marzonetti – Propongo quindi una commissione congiunta Urbanistica-Ambiente, che possa rivedere nello specifico la problematica inerente al rumore in considerazione delle sopracitate mutazioni sociali ed economiche della città. Rimango disponibile ad approfondire tale problematica per trovare soluzioni condivise in ambito urbanistico ed ambientale al fine di modificare l’attuale regolamento. Infine auspico una nuova fotografia di zonizzazione acustica, al passo con i tempi, così come auspico un nuovo Piano Regolatore Generale che possa portare gli abitanti di San Benedetto del Tronto verso l’eccellenza della qualità della vita”.




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