SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il servizio di mensa scolastica verrà esternalizzato, fatta eccezione per quel che riguarda l’acquisto degli alimenti. Una decisione presa dall’amministrazione dopo una lunga discussione in maggioranza, come ammesso dall’assessore Lina Lazzari, ma che – inevitabilmente – genera reazioni anche tra le fila dell’opposizione.
“Dopo ciò che è emerso nella commissione, Salomone si starà rivoltando nella tomba”, afferma la capogruppo di San Benedetto Protagonista, Emanuela Carboni. “Esternalizzando parzialmente il servizio mense scolastiche, l’amministrazione ha raggiunto un compromesso tra i propri esponenti che, fino a poco tempo fa, avevano idee contrastanti a riguardo. Sono mesi che è in atto un braccio di ferro tra due fazioni”.
L’ex assessore alle politiche sociali prosegue: “Il motivo di tale scelta è stato giustificato in un risparmio economico, decisione che è apparsa asettica e razionale, su un servizio che riguarda il benessere dei bambini e dei ragazzi. Per questo vigileremo affinché sia sempre garantito e messo al primo posto il loro interesse. Appena questa soluzione, evidente frutto di un compromesso al ribasso, entrerà a regime, verificheremo senza sosta quale tipo di servizio sarà rivolto ad una utenza sensibilissima. Ciò che emerge è l’ennesimo escamotage messo in atto da una maggioranza che vive giornalmente di veti e di ricatti, frutto di numeri risicatissimi. Questa situazione non permette scelte serene e funzionali al benessere degli amministrati”.