SAN BENEDETTO – “Alla faccia dell’efficienza e della meritocrazia”. Commento di Mario Narcisi segretario dell’Associazione anestesisti e rianimatori ospedalieri italiani di fronte alla notizia pubblicata dal quotidiano “Libero”, che vede l’Ospedale “Madonna del Soccorso” al primo posto in merito al più basso tasso di mortalità nei primi trenta giorni successivi al ricovero per infarto miocardico acuto.
“Rivedersi in prima pagina tra i 50 migliori ospedali- spiega Narcisi – crea una certa emozione e soddisfazione ma allo stesso tempo tanta rabbia e sconcerto nel prendere atto della decisione della direzione dell’Area vasta cinque di sopprimere il reparto di cardiologia –utic del Madonna del Soccorso. Togliere anche una sola di queste strutture non potrà che comportare il peggioramento dei risultati raggiunti perché gli infarti, che vengono portati dal pronto soccorso, rappresentano solo una piccola parte di tutti gli infarti che vengono gestiti dalle cardiologie.
In un prossimo futuro vi saranno molti pazienti cardiopatici che avranno già eseguito procedure di rivascolarizzazione (angioplastiche o bypass aortocoronarici), impianti di pace maker o defibrillatori, ablazioni trans catetere delle aritmie, e che dovranno essere trattati sempre per problemi cardiologici di estrema complessità. Parte di questa realtà e attività è già presente nel nostro ospedale. Questi pazienti richiederanno la cura e una assistenza da parte di Medici ed Infermieri dotati di ampie competenze in campo cardiologico per poter affrontare al meglio i loro problemi. E’ evidente che una chiusura della cardiologia-utic va contro tali previsioni.
Quello che stupisce è che tutto ciò avvenga nel silenzio e nella acquiescenza degli Organismi preposti alla tutela della popolazione sambenedettese e del territorio piceno.
Perché questa bellissima opera nei confronti del nostro ospedale non è elencata nell’opuscolo dei risultati raggiunti nei due anni di attività amministrativa del Comune?”.