San Benedetto
La condanna di Gaspari, le dimissioni annunciate e mai presentate e la conferenza scandalo che ha messo seduti allo stesso tavolo Loredana Emili e i rappresentanti del centro deestra, rischia di lasciare sul campo morti e feriti. Politicamente parlando, si intende. Perché i toni del commento di Claudio Benigni capogruppo del Partito Democratico, alle dichiarazioni dell’ex assessore alle politiche sociali, sono veri e prorpi colpi d’arma da fuoco.
Tra le affermaizoni che, nelle prossime ore, faranno più discutere, c’è sicuramente il passaggio in cui Benigni ammette che i primi sei anni di amministrazione Gaspari siano stati viziati dalle pretese di Loredana Emili e del marito Paolo Perazzoli di “essere i sindaci ombra dell’amministrazione”. Quella foto finita sui giornali della Emili al fianco delle forze di berlusconioni ed ex di Alleanza Nazionale, non poteva andar giù ai vertici locali del Pd: “E’ stata una vergogna vederla lì in mezzo – prosegue Benigni – ed è stato umiliante per tutti gli elettori del Pd che hanno creduto in lei”.
Benigni parla inoltre della vicenda. Il succo non cambia tutto quello che, nelle ultime ore, è stato detto sui fatti che hanno portato alla seconda condanna del sindaco da parte della Corte dei Conti sottlineando l’inattuabilità del Prg di Bellagamba e puntando sulla condivisione della scelta di assegnare l’incarico alla Zazio. E aggiungendo: “Il sindaco è persona onesta e trasparente, lavora anche 12-15 ore al giorno per poco più di duemila euro al mese e,in quanto tale può incorrere in errore”.