SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “I sofismi lasciamoli ai costituzionalisti, la gente in carne ed ossa ha bisogno di uno Stato moderno”. Luciano Agostini lancia così la campagna per il Sì in vista dell’appuntamento referendario. Durante la serata inaugurale della Festa dell’Unità, l’onorevole offidano accoglie il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini, affiancato sul palco da Antimo Di Francesco e Francesco Comi.
“In questa campagna siamo soli – aggiunge – anche a coloro che in mezzo a noi si sentono in difficoltà dico di fare attenzione”. Gli fa eco Guerini, pronto a precisare come il referendum non sia un test pro o contro Matteo Renzi. “Può essere che il premier abbia sbagliato a personalizzare il voto – ammette – ma il valore politico sarà alto, non siamo ipocriti. Non affermerò mai che chi vota no è nemico dell’Italia”.
A Festa Unità San Benedetto del Tronto. Tanto entusiasmo e passione. #bastaunsi per cambiare pic.twitter.com/v5OmUKopBN
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) September 23, 2016
All’interno del gazebo installato in Piazza Caduti del Mare i democratici ostentano compattezza, nonostante qualche illustre defezione. L’ex sindaco Giovanni Gaspari non si fa vedere, se non a serata terminata, mentre Paolo Perazzoli appare per appena dieci minuti, restando nelle retrovie.
Una presenza talmente fugace che non consente all’ex capogruppo di ascoltare le parole di Agostini a proposito delle recenti amministrative. “L’obiettivo è mandare a casa presto il centrodestra”, aveva dichiarato poco prima il parlamentare. “Le elezioni sono state una partita difficile per noi, siamo stati tutti uniti nel sostegno a Perazzoli fin dal termine delle primarie”.