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Dragaggio, Torquati attacca Casini: “Gravissima l’esclusione del porto di San Benedetto dal piano regionale. Qui si rischia la vita”

La situazione si fa sempre più complicata nel canale di ingresso all'impianto: "La promessa non mantenuta"
Pubblicato il 29 Febbraio 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «L’esclusione del porto di San Benedetto dal piano della Regione Marche per lo stoccaggio delle sabbia è una cosa gravissima». A parlare è l’ex assessore alla pesca Nazzareno Torquati che punta il dito contro le scelte dell’amministrazione regionale e attacca frontalmente l’assessore ai porti Anna Casini dopo la notizia, diffusa attraverso una interrogazione da Fabio Urbinati, che le sabbie dragate dal porto di San Benedetto non troveranno spazio in nessun sito regionale. «E’ una vera e propria presa in giro nei confronti della città – spiega Torquati – resa ancora più grave dal fatto che l’assessore Casini, eletta proprio in questo territorio, non ha ancora dato una spiegazione alla decisione di tagliare fuori San Benedetto.

Torquati ricorda una conferenza dei servizi effettuata nel 2009 nel corso della quale la Regione, per ottenere la possibilità di stoccare le sabbia di Senigalli nella vasca di colmata di San Benedetto, garantì che il materiale dragato dal porto della Riviera delle Palme avrebbe trovato posto proprio in un sito regionale. Nel 2016, sotto l’assessorato della Casini, il porto di San Benedetto è stato depennato. «Ero presente a quella conferenza – tuona Torquati – e ricordo benissimo quelle promesse. Al tavolo c’erano anche l’allora sindaco Giovanni Gaspari e l’assessore alla pesca Settimio Capriotti. Peccato siano state solo promesse cadute nel vuoto».

Questa fase di stallo si fa sempre più pesante a causa della gravità della situazione all’imboccatura del porto. Le imbarcazioni fanno sempre più difficoltà ad entrare e ad uscire e il porto ormai da troppi anni non viene dragato in maniera completa. «Ci sono stati dei morti per incidenti avvenuti in quel punto – spiega l’ex assessore – ma io vedo un totale menefreghismo da parte della Regione. Quello che è stato deciso rappresenta una cosa di inaudita gravità».

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