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Dimissioni Di Matteo, Fede all’attacco della Regione: “Si erano spacciati per i salvatori. Ma hanno fallito”

Il parlamentare del Movimento 5 Stelle: "Evidentemente il primario non ha trovato le condizioni per poter esprimere al massimo la sua professionalità"
Pubblicato il 3 Gennaio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il deputato Giorgio Fede interviene sulle dimissioni di Remo Di Matteo. “Sono l’ennesimo duro colpo alla sanità picena, e in particolare di San Benedetto. È evidente che chi si era candidato spacciandosi per il salvatore della patria e della sanità pubblica ha rovinosamente fallito”.

Il parlamentare del Movimento 5 Stelle attacca il centrodestra e l’amministrazione regionale dopo la notizia delle dimissioni da parte del primario di Ortopedia, dott. Remo Di Matteo. 

“Lo hanno definito un fulmine a ciel sereno ma sinceramente non vedo nulla di inaspettato – afferma Fede -. La sanità marchigiana e, in particolare, quella di San Benedetto hanno ormai perso la loro attrattività. È la cenerentola, il fanalino di coda di tutto il sistema pubblico incapace non solo di trovare nuovi professionisti ma anche di mantenere quelli di qualità e di eccellenza che abbiamo”.

L’affondo

“Non conosciamo le ragioni che hanno spinto il medico a prendere questa decisione ma sicuramente dispiace perché perdiamo una importante risorsa per tutto il nostro territorio. Non è facile, di questi tempi, gestire i reparti ordinari, figuriamoci quelli che che offrono terapia di qualità che aumentano l’offerta in un contesto di desolante decadenza”.

Fede deduce però che il primario “non ha trovato le condizioni  per poter esprimere al massimo la sua professionalità. Eppure un primario capace e preparato rende attrattivo l’ospedale, merce rara in tempi in cui la chirurgia ortopedica è sempre di più appannaggio della sanità privata. Certo, ha bisogno di un sistema di sostegno, di investimenti in innovazione, protesi, diagnostica”.

“Ma è chiaro che la sanità non funziona, non attrae a causa delle scelte sbagliate di una politica boriosa che aveva promesso di far rinascere la sanità delle Marche ma che, all’atto pratico, non solo non lo ha fatto ma ha anche peggiorato la situazione”.

“Per non parlare del governo nazionale che anche in questa nuova Legge di Bilancio ha operato tagli proprio a danno della sanità anziché investire e rilanciare. E gli scenari futuri – conclude l’on. Fede – non sono rincuoranti. La Meloni ha siglato uno scellerato Patto di Stabilità dimostrando di non essere capace di tutelarci in Europa. Si salvi chi può”

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