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Dietrofront Anima, Carboni all’attacco: “Sciacalli nel centrosinistra sambenedettese”

Il capogruppo di Solidarietà e Partecipazione ringrazia Piunti e Olivieri per la solidarietà e accusa "una esponente della sinistra sambenedettese"
Pubblicato il 13 Settembre 2016

GROTTAMMARE – Il dietrofront su Anima della Fondazione Carisap rischia di provocare insanabili fratture tra il centrosinistra grottammarese e quello sambenedettese. Il capogruppo del movimento Solidarietà e Partecipazione, Cesare Carboni, ha infatti lanciato accuse dirette ad “una esonente della sinistra sambenedettese”. Carboni non scende nel dettaglio e non fa alcun nome ma l’attacco è piuttosto chiaro: “Perplessità – spiega infatti – ci sono per alcune posizioni di una esponente della sinistra sambenedettese che su Facebook condivide con “mi piace” alcuni commenti pseudo-fascistoidi. Ma si sa, questo è il tempo degli sciacalli. Ci spieghiamo, però, perché alle ultime elezioni comunali il centrodestra di Pasqualino Piunti ha trovato facile campo”.

A Piunti, e all’assessore Olivieri, va invece il ringraziamento del capogruppo: “A loro – aggiunge infatti – va il nostro ringraziamento per la bella lettera che hanno avuto modo di inviare alla Fondazione Carisap, prima della riunione dell’Organo di indirizzo, per sostenere con coerenza il progetto con queste parole: “quel meraviglioso contenitore culturale e di vita sociale che passò attraverso la penna geniale di Bernard Tschumi fu una splendida intuizione della Fondazione Carisap, condivisa da un intero territorio e da esso sostenuta: non vogliamo che quell’unità d’intenti venga dispersa ma che anzi, nelle difficoltà contingenti, si trovi la forza di un suo rilancio con rinnovato vigore collettivo”.

Carboni entra anche nel merito delle decisioni prese dalla Fondazione: “Si tratta – spiega – di una decisione frettolosa, superficiale ed anche un po’ arrogante condizionata dal voto negativo, tra l’altro espresso per la prima volta con scrutinio segreto (cosa inconsueta per la Fondazione) e senza alcuna motivazione oggettiva, da un drappello di irresponsabili eterodiretti che, rispondendo ad interessi di terzi, siedono in quell’organo solo in rappresentanza di “amici degli amici”.

“Diversamente – spiega Carboni – ci è parsa molto responsabile la posizione, purtroppo minoritaria (7 componenti su 17), di chi nell’organo ha insistito per adottare una decisione di sospensione in attesa di approfondimenti tecnici che, qualora non risolti, avrebbero fornito le motivazioni per cancellare eventualmente il progetto”.

“Anomala – afferma il capogruppo di Solidarietà e Partecipazione – è infatti la modalità di nomina di alcuni organi della Fondazione che, con il suo patrimonio immobiliare e mobiliare di oltre trecento milioni di euro, dovrebbe rappresentare correttamente gli interessi di tutta la Comunità che al conseguimento di questo patrimonio ha contribuito. Invece, si ha la sensazione che vengano rappresentati interessi esclusivamente ascolani e, troppo spesso, quelli delle consorterie autoreferenziali che lì insistono. E, per far prevalere tali interessi, si è usato biecamente anche l’argomento del recente terremoto del 24 agosto. Questo, è il segno palese della difficoltà di argomentare una decisione così dura e inopportuna sul progetto di Anima e che verrà tradotta (speriamo presto di poterla leggere) in una delibera che non potrà che essere misera, priva di argomentazioni concrete e, soprattutto, lontana dai necessari percorsi di condivisione e di confronto trasparente”.




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