SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Un confronto schietto, diretto, a tratti duro. Il Comune ha incontrato i balneari per fornire indicazioni in vista della prossima stagione estiva.
Al centro del dibattito la questione ombrelloni, che tante polemiche ha scatenato, con i concessionari che dal 15 gennaio al 15 febbraio dovranno presentare una richiesta di estensione dello spazio già concesso in cui potranno essere piantati gli ombrelloni. Si tratterà di un’autocertificazione con la quale gli operatori si assumeranno la diretta responsabilità.
È stato ribadito che la fascia di rispetto di 5 metri a partire dalla battigia dovrà essere garantita lungo tutto l’arco della giornata e in qualunque condizione di marea e che ogni 100 ombrelloni piazzati si dovranno garantire due bagni. In tal senso, non verranno accettati i bagni chimici.
A confrontarsi con il sindaco Spazzafumo e l’assessore Gabrielli c’erano i rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio e Itb, oltre a singoli concessionari che hanno a più riprese manifestato il loro malcontento, soprattutto a proposito delle recinzioni degli stabilimenti nei mesi invernali.
Poche settimane fa il Comune aveva scritto agli operatori per chiedere la rimozione delle barriere frangivento e dei teloni che avvolgono le strutture. Un avviso legato alla necessità di garantire la libertà di accesso al mare e soprattutto la visibilità dello stesso dalla strada, oltre al discorso dell’impatto estetico, con la necessità di preservare il decoro dell’area.
L’ente ha ribadito che si può recintare esclusivamente il corpo del manufatto. Tuttavia, i balneari hanno ricordato che proprio grazie ai teli viene impedito nei giorni di forte vento che la sabbia raggiunga il marciapiede e la strada.
Resta infine aperto il capitolo delle passerelle, con le parti che torneranno a vedersi nell’anno nuovo.