“Sessantamila cattedre vuote, niente banchi nuovi per medie e superiori, caos nei trasporti e su chi deve misurare la febbre nelle mense, centinaia di scuole paritarie chiuse, ed altro ancora. Ritardi organizzativi e logistici, con la consegna degli ormai famosi banchi monoposto che probabilmente finirà a dicembre. Sono già 3 le regioni che riapriranno le scuole dopo il 14 settembre, Puglia, Calabria e Sardegna. E le Marche?”. La domanda provocatoria la pone Piero Celani, che chiede al governatore Luca Ceriscioli di rinviare l’inizio delle scuole anche nelle Marche. “Le scuole marchigiane sono tutte pronte? Ci sono aule per tutti? E gli insegnanti? E poi perché riaprire il 14 quando già il 19 quelle stesse aule dovranno essere svuotate e preparate per la tornata elettorale? Quindi doppia sanificazione, prima e dopo. Che senso ha, riaprire per cinque giorni? Insegnanti e genitori sono giustamente allarmati e le lezioni in presenza potrebbero non essere per tutti. Certo, la scuola deve assolutamente riaprire”.
Il consigliere regionale di Forza Italia, ricandidato alle elezioni del 20 e 21 settembre, insiste: “Ne va del nostro futuro, del futuro dei nostri ragazzi, del futuro del nostro Paese. Ma non possiamo farlo con provvedimenti pasticciati, presi solo per salvare la posizione di una ministra e quindi del governo. La sicurezza dei nostri ragazzi, è molto più importante della poltrona della ministra Azzolina. Ed allora, caro Presidente Ceriscioli, mi appello a lei, perché come ultimo atto del suo governo regionale, dia un segnale forte ai marchigiani, di essere dalla loro parte, e rimandi la riapertura delle scuole di almeno 10 giorni”.