SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “È brutto dover dire ‘Ve l’avevamo detto’. Eppure, dopo la sonora legnata che il Consiglio di Stato ha dato a questo governo in merito alla proroga delle concessioni balneari, sembra quasi l’unica cosa da poter dire. Lo stop a proroghe fini a se stesse non era e non sarà mai una decisione del M5S (benché non sia del tutto errata) ma è la legge ad imporlo”. Così il deputato Giorgio Fede a seguito dei rilievi del Consiglio di Stato nella pronuncia della sesta sezione in merito alle concessioni balneari.
“Il Consiglio di Stato – continua Fede – ha ribadito che la scriteriata disposizione inserita nel Decreto Milleproroghe conduce l’Italia verso la violazione della direttiva Bolkestein. Noi l’avevamo detto mesi fa e la destra, pur di vincere le elezioni e accaparrarsi il voto di imprenditori che sono stati sin troppo presi in giro negli anni, ha promesso l’irrealizzabile lasciando un settore, che è fra i più trainanti dell’economia del nostro Paese e anche delle Marche, nella più totale incertezza. Questa bocciatura fa il paio con la censura arrivata dal presidente Mattarella: le prese in giro di Fdi, Lega e Fi nei confronti degli imprenditori del settore stanno prendendo i contorni della farsa. Non solo, questa destra scellerata sceglie di rinunciare ad accelerare l’adeguamento dei canoni (una cosa obbligatoria e che pertanto prima o poi andrà fatta) ed il conseguente recupero di denaro per il bilancio dello Stato, mentre contemporaneamente taglia sul settore dell’edilizia che, grazie al nostro Superbonus era in ripresa e sulla sicurezza e la velocizzazione della ricostruzione nel cratere del sisma 2016. Penso ai tanti imprenditori balneari della mia regione e davvero non so con quale faccia, fra qualche tempo, dovremo dire che è stata avviata una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia (come già avvenuto in Portogallo e in Spagna) e che i primi a farne le spese saranno proprio loro”.