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“Aumenti in bolletta? L’acqua deve rimanere pubblica”

L'affondo di più realtà territoriali

Pubblicato da 

Redazione
 lunedì 21 Novembre 2022

Forti critiche alla Ciip e all’aumento delle bollette dell’acqua arrivano in una nota congiunta firmata da Gian Filippo Straccia del Comitato Cittadino Restyling Grottammare, da Paolo Virgili di Città Grande del Piceno, Giorgio Mancini di Cambia San Benedetto e da Alessandra Manigrasso del Movimento 5 Stelle. “Torniamo a distanza di dieci mesi a parlare di acqua, di Ciip Spa e questa volta anche di ATO 5. Bene, notizia di alcuni giorni il presidente a vita di Ciip con un’intervista rilasciata alla stampa locale, ci informa che le tariffe dell’acqua subiranno un notevole aumento  di circa il 25% . Di fronte a questa notizia ci siamo chiesti: l’acquedotto antisismico di cui si è parlato in un incontro pubblico all’inizio del 2019 è già funzionante? No! I lavori per la sua realizzazione sono iniziati? No! La rete di distribuzione del servizio idrico ha ancora notevolissime perdite? Si!  La qualità dell’acqua è tornata ad essere ottima,  e con caratteristiche  organolettiche che la rendono una delle più  buone acque d’Italia,come alcuni anni fa? No!“.

E ancora: “Nell’hinterland ascolano l’acqua che fuoriesce dai rubinetti viene bevuta volentieri? No! Anzi si è incentivato l’uso di acqua  minerale.  In molti comuni persistono i  razionamenti  dell’acqua nelle ore notturne. Infine non possiamo  tacere sul malfunzionamento  dei depuratori presi in carico dalla società. Di fronte a questa foto impietosa delle realtà, ci troviamo a discutere dell’aumento  delle tariffe. Questo sta a dimostrare  che l’auspicato cambio  di passo  non c’è  stato e si continua a  navigare  a  vista  con tutti i  disagi per gli utenti. I sindaci,   nel frattempo,   nel silenzio  dei rispettivi consigli comunali,  hanno approvato l’operato di Ciip Spa, ed hanno rieletto il geometra Alati alla presidenza. È di ieri la notizia che prima hanno manifestato la propria  contrarietà  agli aumenti delle tariffe prospettate, poi su input del presidente dell’ ATO 5 sindaco di Ascoli hanno accettato un rincaro delle tariffe del 16%. Tutto questo è irritante  e triste! Gli investimenti vanno  finanziati  con  accensione  di mutui, ricorrendo al Pnrr, Fondi Europei,  Nazionali  e Regionali. Ciip Spa deve tornare ad erogare acqua di ottima qualità, al miglior prezzo e non a creare un utile. Come del resto  sancito dal referendum  di alcuni  anni. L’acqua  deve  rimanere  pubblica. Ciip non è  soltanto una società per azioni ma  svolge anche un servizio sociale. Viviamo un momento  in cui le famiglie sono costrette a subire  gli aumenti  nei servizi, nell’acquisto  di beni di prima  necessità  e vedersi aumentare anche le tariffe dell’acqua  oggi è particolarmente impopolare. Noi, nei nostri comuni, dobbiamo continuare  ad incalzare con insistenza e determinazione i sindaci che sia all’interno dell’Ato 5 che  in Ciip portino la protesta e il malcontento dei cittadini per un servizio non adeguato e  dai  costi più elevati”.

© LA NUOVA RIVIERA|RIPRODUZIONE RISERVATA

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