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Addio della Lazzari, il centrodestra: “Il sindaco è sotto costante ricatto dei suoi consiglieri”

Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e San Benedetto Protagonista: "Per governare una città sono necessarie serietà e competenze, invece stiamo assistendo al walzer di incompetenza ed inaffidabilità"
Pubblicato il 21 Ottobre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Fino a ieri il Sindaco deve aver scherzato, o più precisamente imbrogliato i sambenedettesi, quando dichiarava ai quattro venti che la città si sarebbe svegliata da un torpore che durava da anni”. Il centrodestra va all’attacco dell’amministrazione Spazzafumo all’indomani dell’addio di Lina Lazzari.

“In realtà la rimozione dell’assessore alla cultura  non è se non una presa d’atto del fallimento delle politiche culturali portate avanti in quasi un biennio di consiliatura. Perché è noto che il siluramento della Lazzari debba essere sostenuto da una motivazione che, ad oggi, appare alquanto lacunosa. Sulla sua defenestrazione è arrivata la presa di distanza da attribuzioni di responsabilità del consigliere
Umberto Pasquali, referente di quella stessa lista civica in cui la Lazzari si era candidata, che si è affannato a dichiarare “non è dipeso da me, tocca al sindaco decidere”. Ma allora, quali sarebbero i motivi reali?”.

Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e San Benedetto Protagonista analizzano quindi le parole della stessa Lazzari. “Dalle sue dichiarazioni sono evidenti due questioni. La prima è che la sfiducia di sei consiglieri è soprattutto nei confronti delle scelte del sindaco, il quale prova a mascherare tutto con il capro espiatorio dell’assessore dimissionario piuttosto che ammettere di essere sotto pesante e costante ricatto. La coperta è corta e l’amministrazione si regge su un numero misero di consensi consiliari. La seconda sono le continue bugie di Pasquali, che prima sponsorizza l’assessore per poi pugnalarla e fare il
Ponzio Pilato. Per governare una città sono necessarie serietà e competenze, invece stiamo assistendo al walzer di incompetenza ed inaffidabilità”.

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