ASCOLI PICENO. Sala dei Savi gremita e solo posti in piedi per la presentazione del libro di Matteo Ricci “Pane e Politica”. L’occasione oltre che per la presentazione della sua ultima fatica letteraria è stata anche (e soprattutto) quella per dar forza al percorso di rilancio del centrosinistra ascolano che si è presentato unito e compatto all’appuntamento. Se sul tavolo insieme al sindaco Ricci siedevano il candidato sindaco Nardini, il consigliere regionale dem Casini e il segretario provinciale PD Ameli, in sala erano presenti molti volti noti della sinistra ascolana e picena a partire dall’On. Curti, l’ex onorevole Agostini, il segretario cittadino Procaccini, e tanti esponenti partiti e movimenti del centrosinistra.
Il viaggio di Ricci nella provincia italiana è iniziato all’indomani della vittoria del centro destra, lo scorso autunno: «I cittadini provano. L’elettorale è mobile. Nulla è acquisito per sempre – dice -. Dobbiamo essere percepiti come un’alternativa di governo forte, ma per essere competitivi dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra, andando a conquistare l’elettorale mobile. E per vincere, devi avere la capacità ideale, progettuale, identitaria, di guardare al futuro, che ti consente sia di tenere ben saldo chi già è all’interno del tuo campo, sia di convincere qualsiasi tipo di elettore. Le opposizioni devono mettere in campo azioni concrete per il Paese ed essere unite».
Poi i temi del salario minimo «riprendiamoci la bandiera del riscatto sociale. Su questo tema il governo balbetta», la sanità pubblica, l’autonomia differenziata “che crea solo più disuguaglianze”, il cambiamento climatico “Il 2023 si è chiuso con un dato allarmante: è stato l’anno più caldo della storia. La transizione ecologica non va rallentata, ma accelerata, se vogliamo avere il coraggio di guardare negli occhi i nostri figli. Io sono per un ambientalismo del fare. E fare anche delle scelte radicali se servono”, la sicurezza, la legge elettorale e quella di bilancio, il PNRR, le lezioni europee e il sogno degli Stati Uniti d’Europa, “perché abbiamo bisogno di una politica comunitaria. Se l’Europa vuole contare occorre trasformarla in uno stato federale, io li chiamo “Stati Uniti d’Europa”. Con un’unica politica estera, di difesa, migratoria, climatica ed energetica”. Infine l’auspicio per un Pd “Aperto, combattivo e sorridente, per un centrosinistra che torni a vincere. Dobbiamo sfidare la destra sulla modernizzazione e semplificazione del Paese, lottare per il salario minimo e per la salvaguardia della sanità pubblica”.
“Penso che Ricci in questo momento esprima al meglio quel percorso di innovazione che sta avendo il Partito Democratico” commenta il consigliere comunale Ameli “e penso che la sua figura possa servire al PD nei prossimi mesi”.