FERMO. Un ritorno a casa anticipato ha scatenato una spirale di violenza che ha lasciato due persone gravemente ferite e portato alla condanna di un imprenditore di 45 anni di Fermo. L’uomo, accusato di lesioni personali aggravate, dovrà scontare una pena di due anni e quattro mesi di reclusione. Lo riporta Il Resto del Carlino di oggi.
L’episodio è nato da sospetti sempre più pressanti. Prima di partire per un viaggio di lavoro, il 45enne aveva raccomandato alla moglie di attivare regolarmente l’allarme antintrusione. Tuttavia, giunto a destinazione, il suo cellulare ha segnalato che l’allarme veniva disattivato ogni sera intorno alle 23 e riattivato alle cinque del mattino. Questo comportamento insolito ha spinto l’uomo a tornare a casa senza preavviso.
Ciò che ha trovato al suo arrivo ha superato le sue peggiori paure. Entrato in camera da letto, ha colto la moglie e il suo amante. La reazione dell’imprenditore è stata brutale: armato di una spranga, ha colpito violentemente la moglie, provocandole fratture multiple. Nel frattempo, l’amante, un uomo di 40 anni, ha tentato la fuga gettandosi dal balcone del secondo piano. Nel tentativo di scavalcare la recinzione, è scivolato, conficcandosi uno spuntone della cancellata nell’interno coscia.
La scena è diventata ancora più drammatica quando il marito, accecato dalla rabbia, ha trascinato l’amante ferito all’interno dell’abitazione, infliggendogli una serie di percosse che lo hanno lasciato gravemente ferito. Le urla e i rumori provenienti dalla casa hanno allertato un vicino, che ha chiamato la polizia.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno trovato l’imprenditore ancora all’interno, con i vestiti imbrattati di sangue. L’uomo non ha opposto resistenza ed è stato immediatamente arrestato. La moglie e l’amante sono stati trasportati all’ospedale ‘Murri’ di Fermo: lei è stata ricoverata in prognosi riservata, mentre l’amante ha subito un intervento per suturare la lacerazione causata dalla recinzione.