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Pesca, tornate in mare le barche di San Benedetto, Civitanova continua lo sciopero

Lavoreranno due giorni a settimana sui quattro a disposizione: "Lo stato di agitazione resta. Questa è soltanto una prova"
Pubblicato il 6 Giugno 2022

Alla fine le barche di Civitanova sono rimaste ferme. Ma sono state le uniche, almeno per quanto riguarda la grande pesca dei porti marchigiani. Sia i pescherecci di San Benedetto che quelli di Ancona sono usciti in mare allo scoccare della mezzanotte di domenica e, questa notte, il pesce riportato a terra sfilerà regolarmente sui nastri del mercato ittico.

Come detto sono rimaste in porto invece le barche di Civitanova, la città da dove lo sciopero era partito soprattutto per la mobilitazione avviata da Francesco Caldaroni, presidente dell’associazione Marinerie d’Italia e d’Europa, che è riuscito a convincere i suoi colleghi a continuare nella protesta malgrado le decisioni degli altri porti.

A San Benedetto questa notte i marittimi sono partiti regolarmente e attualmente sono in mare, a pesca. “Due giorni alla settimana – precisa Giuseppe Pallesca, presidente della Cooperativa Pescatori Progresso – da scegliere tra i quattro a disposizione. Poi vediamo come va”.

Dal porto precisano comunque che lo stato di agitazione resta (anche perché non si è risolto ancora nulla), e che questa è soltanto una prova finalizzata a valutare se, diminuendo lo sforzo di pesca il mercato possa in qualche modo correggere le perdite del caro gasolio.

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