La notizia è di quelle da far tremare i polsi: la proroga quinquennale delle concessioni balneari concessa dal governo Monti fino al 2020 potrebbe essere rivista. E il Governo potrebbe decidere di riportare tutto alla posizione di partenza con gli chalet all’asta nel 2015.
Le motivazioni sarebbero molteplici. In primis la volontà del Governo di attirare investitori stranieri che, con gli chalet all’asta, potrebbero essere invogliati a mettere soldi nel circuito economico italiano. Ma c’è anche il fatto che la proroga concessa dal governo Monti non sembra essere in linea con le direttive Europee e l’Italia rischierebbe sanzioni che potrebbero superare i 600 mila euro per ogni giorno di proroga. Il che per cinque anni significherebbe una cifra impensabile.
E questa volta i tempi stringono davvero perché l’annullamento della proroga rientra nel pacchetto “Destinazione Italia” che consiste in una serie di provvedimenti finalizzati all’attrazione di investimenti esteri che potrebbe essere già approvato e varato la prossima settimana. Insomma sono ore cruciali per il futuro delle concessioni balneari e di buona parte dell’economia turistica locale.