SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Otto chilometri al piccolo trotto in compagnia dei “ragazzi” del Porto 85 e di altri fedeli amici (oltre venti, tra i quali l’ex olimpionico Marco Marchei), per ricordare “il Capo”, Roberto Silvestri, che improvvisamente due domeniche fa ha deciso di andare a correre su strade più elevate. La partenza è stata data di buon mattino dall’Hotel Sporting e via in direzione Sentina, la riserva naturale tanto cara al nostro “Capo”, con sosta per il debito saluto alla moglie, la signora Mafalda.
Lo spuntino ristoratore offerto al termine dall’amico di sempre Nino Capriotti ha permesso un rapido e simpatico ricordo (suggellato da un sentito applauso), del vulcanico organizzatore a cui il mondo sambenedettese della corsa (e non solo) deve davvero molto.
Tra i crucci di Roberto, quello di non aver corso la sua cinquantesima maratona, ma già si è cominciato a pensare come colmare il vulnus in questione. «La sua “alta” supervisione – hanno detto i partecipanti al ricordo – ci permetterà di certo di trovare l’idea giusta».