SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La Riviera delle Palme torna a essere teatro di tensioni e preoccupazioni per la presenza di accampamenti abusivi di roulotte e camper, occupati dai cosiddetti “Camminanti di Noto”.
Negli ultimi giorni, le forze dell’ordine sono intervenute due volte per sgomberare gruppi di famiglie nomadi che si erano stabiliti in diverse zone del territorio, sollevando l’allarme tra i residenti.
Il primo sgombero è avvenuto in viale dello Sport, nella zona dello stadio Riviera delle Palme, dove diverse famiglie si erano insediate con i loro mezzi. Le forze dell’ordine hanno agito per allontanare le famiglie, ma il provvedimento ha avuto effetti solo temporanei.
Gli occupanti si sono semplicemente spostati di pochi chilometri più a sud, verso Porto d’Ascoli, creando nuovi problemi nella zona.
A Porto d’Ascoli, vicino alla rotonda di via San Giovanni, la situazione si è complicata. Per tutta la giornata di ieri, agenti della polizia locale e del commissariato hanno cercato di convincere i Camminanti a lasciare l’area. Solo in queste ore sembra che la zona sia stata definitivamente sgomberata, ma le tensioni restano alte tra i residenti, che temono nuovi insediamenti.
I Camminanti di Noto sono un gruppo etnico di origine siciliana con tradizioni nomadi, seminomadi e sedentarie, e la loro presenza è spesso al centro di discussioni sulla sicurezza e l’ordine pubblico. Secondo diverse fonti, i Camminanti mantengono ancora oggi alcune delle loro antiche pratiche, ma negli ultimi anni molti di loro hanno abbandonato lo stile di vita nomade a favore di una maggiore integrazione nel tessuto sociale.
La questione degli accampamenti abusivi solleva anche preoccupazioni riguardo a fenomeni di microcriminalità. Negli ultimi giorni, si sono intensificate le segnalazioni da parte dei residenti di tentativi di “truffe dello specchietto”, un fenomeno ritenuto collegato alla presenza di queste famiglie, già note alle forze dell’ordine per episodi simili.
Le autorità locali e i residenti chiedono da tempo misure più efficaci per prevenire il ritorno degli accampamenti abusivi, come l’installazione di dissuasori che impediscano l’accesso a veicoli più alti di una normale autovettura nelle aree più critiche. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è spesso solo un rimedio temporaneo, e la problematica richiede un approccio strutturato e di lungo termine per garantire la sicurezza e la tranquillità della zona.
La condizione dei Camminanti di Noto resta una questione complessa, che vede da un lato la necessità di proteggere l’ordine pubblico e dall’altro di affrontare le difficoltà di integrazione sociale che questa comunità continua ad affrontare.