SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La partita per deposito dello stoccaggio gas sembra essere ancora aperta, anche dopo la sentenza del Consiglio di Stato arrivata nei giorni scorsi e inizialmente apparsa come il classico fulmine a ciel sereno. E’ quanto emerso durante un incontro tra i vertici del Comitato Ambiente e Salute nel Piceno e il legale del comune di San Benedetto, l’avvocato Marina Di Concetto. «Si tratta – spiega il presidente del comitato Alfredo Vitali – di un pronunciamento cautelativo, ma quello importante e che attendiamo è il giudizio nel merito».
Il Comune aveva chiesto il riesame della Valutazione di impatto ambientale al Ministero per valutare le conseguenze causate dal sisma sul sottosuolo dopo ma il Ministero aveva rigettato la richiesta sostenendo che non c’era stato alcun cambiamento, da qui il ricorso al Tar che invece aveva dato semaforo verde per il riesame del progetto per quanto riguarda l’aspetto sismico.
Sentenza a cui ha fatto ricorso la Gas plus e che è stato accolto dal Consiglio di Stato sostenendo che l’aspetto sismico era stato già affrontato. «La sentenza è di tipo cautelare per la legittimità della richiesta, mentre è pendente al Tar il giudizio di merito sui fatti. La partita è ancora aperta.