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San Benedetto, operatore sanitario aggredito in Psichiatria. L’allarme: “Reparto sovraffollato”

La denuncia dell'Usb: "Da giorni ci sono 17 pazienti quando il limite di legge è 16. Tra loro ci sono quattro persone in Trattamento Sanitario Obbligatorio"
Pubblicato il 27 Agosto 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Pesanti le segnalazioni che arrivano da Mauro Giuliani, segretario dell’USB di Ascoli Piceno, riguardo la situazione all’interno del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ospedale di San Benedetto. Dal 22 agosto scorso, il reparto ospita costantemente un numero di pazienti superiore al limite stabilito dalle normative vigenti, fissato a 16 posti letto.




“Da quella data ci sono 17 pazienti, una situazione di sovraffollamento stabile e inaccettabile che, come è ovvio, sta compromettendo gravemente la sicurezza dei degenti ricoverati e del personale sanitario che vi lavora, oltre che la qualità delle cure erogate,” afferma Giuliani. Proprio ieri, si è verificata un’altra aggressione nel reparto ai danni di un operatore sanitario, sempre in presenza di 17 pazienti, un numero superiore al consentito.

L’USB di Ascoli ha già segnalato alla dirigenza dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno le criticità del reparto, sottolineando come “16 posti letto con tre infermieri a turno sono sottodimensionati rispetto ai pazienti. Abbiamo più volte segnalato il superamento del numero di pazienti ricoverati, che mette a rischio la sicurezza e l’incolumità dei degenti, ma la dirigenza non ha mai dato alcuna risposta. E questi sono i risultati.”

La segnalazione

“La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di quattro pazienti in Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), che richiedono massima assistenza e attenzione. Alcuni di loro hanno prescrizione medica di contenzione fisica, un’esigenza che comporta un elevato minutaggio assistenziale e un carico di lavoro enorme per il personale infermieristico. Non di rado, si raggiungono picchi di assistenza con cinque pazienti in contenzione simultanea. L’eterogeneità dei pazienti ricoverati, tra cui minorenni, anziani con demenza e pazienti in isolamento per tubercolosi (TBC), rende estremamente complessa l’assistenza. Questa complessità, combinata con un numero di personale infermieristico giudicato insufficiente, mina gravemente la capacità di garantire un livello assistenziale adeguato”.

Giuliani conclude con un appello urgente alla dirigenza dell’azienda sanitaria: “Chiediamo un intervento immediato per far rispettare il numero massimo di 16 pazienti nel reparto di psichiatria e per non minare la sicurezza dei degenti e del personale. È necessario aumentare il numero del personale infermieristico a quattro unità per turno nelle 24 ore, il minimo assistenziale per i sedici pazienti previsti. Chiediamo inoltre di riaprire il day hospital psichiatrico ad Ascoli con due posti letto per poter assistere i pazienti meno acuti ed evitare ricoveri impropri. Infine, è urgente riassegnare il personale infermieristico perso nei centri di salute mentale territoriali, anch’essi in forte carenza di personale, situazione che ha causato recentemente aggressioni al personale infermieristico e medico.”

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