SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rimini, Pesaro, Ancona e poi direttamente Pescara. La Riviera delle Palme continua ad essere bypassata dalle tratte ferroviarie principali e per raggiungere la Riviera dalle città del nord o del sud occorre rassegnarsi, nella quasi totalità delle situazioni, a cambi e coincidenze. Per andare, ad esempio, a Milano, nella migliore delle ipotesi bisogna fermarsi a Bologna e cambiare treno, nella peggiore bisogna cambiare ad Ancona e poi nel capoluogo emiliano.
I treni che arrivano da nord, in pratica, saltano tre quarti di Marche e mezzo Abruzzo dopo aver fatto tre fermate in un centinaio di chilometri. Fermano a Rimini, Pesaro ed Ancona. Poi via senza alcuna sosta fino a Pescara, vale a dire 160 chilometri più a sud. Ignorando completamente la Riviera delle Palme che invece rappresenta uno snodo importante sia dal punto di vista turistico ma anche da quello logistico dal momento che è da San Benedetto che poi attraverso mezzi pubblici e privati, si raggiunge agevolmente il centro Italia, dall’Umbria al Lazio fino alla Capitale.
Cose che sono state sottolineate, in questi giorni in cui si fa un gran parlare di rilancio e di strategie post sisma, anche dal giornalista Mediaset Remo Croci che attraverso un post ha denunciato la situazione: “Prima ancora di promuovere San Benedetto del Tronto, quale città di accoglienza,ospitalità e di sicurezza – ha scritto – credo che sia indispensabile garantire la possibilità di raggiungerla attraverso il trasporto ferroviario. Senza le adeguate fermate dei treni a lunga percorrenza questa città resterà paralizzata come accade da anni. Chi rappresenta il territorio in Regione ha il compito di operare per la sua promozione”.