di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nuova spaccatura all’interno del Pd sambenedettese e stavolta a provocare la frattura è il ruolo della consigliera provinciale Aurora Bottiglieri, rappresentante dei dem anche nel consiglio rivierasco nella lista che, oltre ai dem, include pure Articolo Uno e Nos.
Il segretario del circolo nord, Elio Costantini, aveva chiesto alla segretaria locale Diana Palestini di “disconoscere” la Bottiglieri come rappresentante del Partito Democratico, in virtù del voto favorevole espresso sul bilancio provinciale.
Del tema si è discusso pertanto nella riunione di sabato. “Abbiamo riconfermato piena fiducia alla consigliera Bottiglieri – puntualizza la Palestini – e ribadito il sostegno alla coalizione civica che ne ha determinato l’elezione, confermandone la volontà di allargamento a tutte le forze del centrosinistra, con le quali già da molto tempo si sta proficuamente collaborando. L’Unione Comunale – prosegue – ha altresì invitato tutti i segretari di circolo a lavorare in sinergia per il bene del partito, occupandosi delle questioni di propria competenza ed evitando di portare sulla stampa eventuali dibattiti interni, soprattutto nelle fasi elettorali in cui ci si aspetta che dirigenti e candidati lavorino per promuovere il consenso e non per danneggiare il Pd stesso, i suoi alleati e rappresentanti istituzionali”.
La replica di Costantini, tuttavia, non si fa attendere. “L’Unione fa la forza, soprattutto quando si è in pochi e la si pensa tutti allo stesso modo”, tuona. “Questo è il tratto tipico della dirigenza dell’Unione comunale di San Benedetto a trazione Palestini. Questo in definitiva è quello che emerge quando si avalla una riunione con solo una decina di partecipanti, pretendendo poi di rappresentare il partito intero, nonostante l’assenza di due segretari di circolo su tre, manco a dirlo, i meno allineati. Convocazione peraltro calendarizzata in un giorno molto particolare, quello cioè in cui uno dei candidati marchigiani del Pd alle prossime europee (Matteo Ricci, ndr) aveva da tempo annunciato il suo giro elettorale nella nostra provincia. Occasione in cui usualmente i rappresentanti del partito, a tutti i livelli, accolgono e accompagnano il candidato nel giro elettorale. Non fosse altro che per dovere di ospitalità e buona creanza. E così è stato, tranne che per la segretaria Palestini, la quale pur sapendo, o ben sapendo, che alcuni dei componenti dell’Unione erano certamente impegnati con il candidato, ha preferito convocare l’Unione comunale, mancando inoltre di accogliere come è d’uopo il candidato proprio a San Benedetto, dove si è concluso il tour elettorale”.
In merito alla questione Bottiglieri, Costantini sottolinea come la segretaria sia sola contro tutti: “Contro il segretario provinciale Ameli, il quale aveva giustamente detto che l’argomento andava affrontato seriamente, ma non nel periodo elettorale. Contro la direzione provinciale, che aveva già esplicitato in modo unanime quanto fosse inopportuno l’intervento della Bottiglieri, posizione condivisa dal vice segretario regionale Matteo Terrani e dalla responsabile regionale dei circoli Sara Calisti. Da ciò in definitiva deduciamo che anche il silenzio della segretaria regionale inducesse a identica conclusione. Ribadiamo ancora una volta che, se la Bottiglieri vuole rappresentare anche il Pd, visto che il Pd a trazione Palestini non è riuscito ad eleggere nessun consigliere alle scorse amministrative, la consigliera dovrà in qualche modo aderire alla linea politica che il Pd sceglie con discussioni democratiche all’interno dei suoi organismi istituzionali. Come sempre e come al solito non ci interessano i distinguo dell’ultimo guerriero giapponese che lotta solitario nella foresta, il nostro unico interesse è quello di riprendere i legami con l’elettorato che a San Benedetto, anche in virtù di queste esternazioni, sembra averci abbandonato. Pertanto la nostra iniziativa continuerà a svilupparsi in tal senso”.