SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Quante sono state le segnalazioni o gli esposti arrivati alle forze di polizia per disturbo della quiete pubblica o per elevati livelli di emissioni sonore? E quanti sono stati i controlli e i sopralluoghi della polizia locale insieme all’Arpam e quante le multe?”. Lo chiedono i consiglieri comunali Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci in un’interrogazione che sarà presentata in occasione del prossimo consiglio comunale.
Alla base di questa interrogazione c’è l’ordinanza emessa il 20 giugno scorso dal sindaco Antonio Spazzafumo, che ha adottato disposizioni in materia di tutela della quiete pubblica, della salute, dell’ambiente e del patrimonio per quanto riguarda il periodo estivo. Bottiglieri e Canducci evidenziano come il documento disponga “il divieto assoluto di diffusione sonora all’esterno dei locali di esercizio e nelle aree date in concessione, anche attraverso la voce amplificata di disc jockey o vocalist dal lunedì al giovedì, nella fascia oraria successiva alle 24:00 e dal venerdì alla domenica, nella fascia oraria successiva alle 2:00 del giorno seguente.”
I due consiglieri sottolineano che, durante l’estate, sono state numerose le segnalazioni a loro pervenute da cittadini, residenti, turisti e gestori di strutture ricettive che lamentavano l’elevato livello di emissioni sonore provenienti da alcuni locali della movida. “Alla luce di questo,” continuano Bottiglieri e Canducci, “chiediamo al sindaco quale sia il numero delle segnalazioni o degli esposti pervenuti alle forze di polizia per questa problematica e, a fronte di questo numero, quale sia stato il numero di sopralluoghi e dei controlli effettuati, anche con l’ausilio del personale dell’Arpam e della polizia locale, e quale sia stato il numero di violazioni contestate e le relative sanzioni combinate.”
Inoltre, i due consiglieri chiedono se sia in previsione, nelle prossime settimane, il completamento dell’esame della bozza del nuovo regolamento acustico con l’audizione in commissione dei soggetti interessati, tra cui pubblici esercizi, associazioni di cittadini e forze di polizia.