SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un rinnovato regolamento acustico per San Benedetto. Anzi, il primo nella storia della città. La prossima estate i locali dovranno fare i conti con le nuove direttive del Comune, deciso a tutelare il riposo dei residenti.
“Fino ad oggi abbiamo recepito le indicazioni mutuate da un testo del consorzio universitario riguardante il disinquinamento acustico”, spiega l’assessore Luca Traini.
L’obiettivo è arrivare pronti all’estate del 2020. Il consiglio comunale, pertanto, dovrà approvare il documento entro la prossima primavera. Prima di quella scadenza verranno coinvolte anche le associazioni di categoria, che potranno porre le loro obiezioni.
La linea dell’amministrazione sembra tuttavia chiara. Le sanzioni per chi ‘sgarrerà’ saranno progressive. L’articolo 12 della bozza prevede una sanzione amministrativa compresa tra i mille ai 10 mila euro. Entro due settimane andrà trasmessa al Municipio e all’Arpam la relazione tecnica che dimostri l’esecuzione di interventi di risanamento. L’accertata inottemperanza causerà una ulteriore multa da 2 mila a 20 mila euro contemporanei all’apparizione dei sigilli. L’ultimo livello sarà rappresentato dalla sospensione dell’attività.
“Il problema non è la sanzione, ma l’applicazione della norma”, dice il consigliere comunale di Italia Viva Tonino Capriotti. Una posizione condivisa pure da Rosaria Falco: “Per quanto il regolamento sia ben fatto, è necessario che venga rispettato”. L’esponente del gruppo misto ha fatto inoltre riferimento alla questione dei rumori al quartiere Agraria, dove si effettua il processo di smaltimento delle macerie.