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Il nuovo lungomare pensato per i non vedenti. Installate le piastrelle che mandano segnali al bastone dei ciechi

Arriva anche uno speciale semaforo sonoro che consente un attraversamento in sicurezza
Pubblicato il 28 Maggio 2021

Il nuovo lungomare pensato anche per gli ipovedenti con le piastrelle della speciale pavimentazione che “parlano” direttamente a chi sta percorrendo la strada. E’ il progetto che si sta portando avanti parallelamente al cantiere di restyling del tratto Nord del viale palmizio nell’ambito del quale si sta tenendo conto dell’eliminazione di ogni barriera architettonica, in particolare per i disabili visivi, tramite la realizzazione di percorsi tattilo-plantari-vocali realizzati con il sistema Loges-Vet-Evolution mediante l’inserimento nella pavimentazione dei marciapiedi di speciali piastrelle, le cui differenti tipologie si avvertono facilmente sotto i piedi e con il bastone bianco. Lo definiscono un salto di qualità, dalle parti del Comune, riferendosi ad un sistema che si chiama Lve.

«E’ un sistema diverso – spiega l’assessore ai servizi sociali Emanuela Carboni – rispetto a quelli tattili dal momento che le piastre “parlano” grazie a un “Tag” a radiofrequenza posto al di sotto di ogni piastrella che viene letto dal ricetrasmettitore situato nel bastone speciale dell’ipovedente e che comunica nell’auricolare del disabile visivo informazioni sull’ambiente e sui servizi che si trovano intorno a se». Particolare attenzione è stata data all’attraversamento pedonale posto immediatamente a nord di via Ovidio per il quale, oltre alla presenza del percorso tattilo-plantare-vocale suddetto, è stata prevista anche l’installazione di uno speciale semaforo “sonoro” che, bloccando il traffico veicolare e ciclabile del lungomare, consente un attraversamento in sicurezza dell’ipovedente ma anche di ogni altra persona con ridotte capacità motorie o sensoriali.

Inoltre, per consentire un percorso pedonale agevole e sicuro su tutto il tratto di via Ovidio, si è previsto di ampliare il marciapiede nord istituendo nel contempo un senso unico di marcia veicolare. «Il diritto alla mobilità è di tutti, anche delle persone con disabilità, temporanea o permanente, di qualsiasi origine, e deve essere garantito attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche – continua l’assessore – La possibilità di muoversi in ambienti interni ed esterni è un presupposto necessario per la vita di relazione, per lo studio, l’attività lavorativa e lo svago. La soluzione cui finora i disabili visivi hanno fatto più frequente ricorso è quella di farsi accompagnare da familiari o amici, anche se la sempre più marcata frammentazione delle famiglie e la sempre maggiore tumultuosità della vita moderna rendono via via più aleatori tali supporti». Un forte sprone all’iniziativa è arrivato dall’albergatore Bernardo Di Emidio che un anno e mezzo fa aveva trasformato il proprio albergo, il Bolivar, trasformandolo nel primo hotel delle Marche accessibile a tutti, tra i primi del litorale adriatico nel centro e sud Italia con percorsi vocalizzati che attraverso lo smartphone guidano i turisti non vedenti all’interno dell’albergo, mappe tattili in braille per orientarsi in ogni piano, Tv, ascensori e climatizzatori con comandi vocali, stanze e spazi studiati per muoversi agevolmente in carrozzina, dispense per il buffet e armadi sospesi, bagni attrezzati senza rinunciare al design, con lavandini e specchi regolabili in altezza.