di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. I bagni pubblici della pineta Pasqualetti riapriranno a giugno e saranno monitorati da un custode. I lavori di ristrutturazione sono partiti questa mattina, con gli operai che dovranno riparare i gravi danni causati dai vandali lo scorso luglio, quando l’amministrazione comunale decise di mettere i lucchetti alla struttura, rendendola inagibile.
“Verranno sostituiti i servizi rotti, a cui seguirà l’intera ritinteggiatura delle pareti”, informa l’assessore ai lavori pubblici, Tonino Capriotti. “Saranno inoltre riposizionati gli oblò sul tetto, con l’ipotesi di una protezione in ferro”. Da capire invece se si interverrà pure all’esterno, visto che le mura dell’immobile in questi mesi sono state prese di mira prepotentemente dagli imbrattatori.
La sorveglianza
Per quanto riguarda la sorveglianza, l’ente attingerà dalle assunzioni estive. Il guardiano sarà chiamato a controllare gli accessi, tuttavia l’intenzione dell’ente resta quella dell’apertura parziale, concentrata sulle giornate di maggiore affluenza. In tal senso, si dovrebbe optare per il martedì e venerdì mattina (quando in centro va in scena il mercato) e per i fine settimana. Poi, in autunno, si riaffronterà la questione.
In un primo momento, lo stesso Capriotti aveva ipotizzato una nuova destinazione per il manufatto, con l’idea di trasformarlo in un ufficio di informazioni turistiche che a nord si andasse ad aggiungere a quello già presente in via Mare, a Porto d’Ascoli. A quel punto i tre wc presenti sarebbero stati ad esclusivo utilizzo degli operatori.
Ad incidere sul ripensamento, forse, hanno contribuito le polemiche che si sono susseguite, a partire dall’opposizione. L’ex assessore alle politiche sociali, Emanuela Carboni, si scagliò apertamente contro il vicesindaco: “Anziché cercare di risolvere il problema del malfunzionamento e degli atti vandalici che caratterizzano i bagni con telecamere e magari dotandoli di un custode, si preferisce attuare la soluzione più semplice e drastica”.
La riapertura dei bagni, di conseguenza, comporterà la rimozione del wc chimico installato in via Mazzocchi, in prossimità del ponte, accanto ai contenitori della raccolta differenziata. Una soluzione, questa, che non ha mai convinto residenti e turisti.