Filippo Galli in Riviera con il suo “Calcio eretico”. “Il mio primo allenatore era nato a San Benedetto”

L'ex difensore del Milan al Niwa nell'ambito del festival del memoir "La Risacca dei Ricordi"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Venerdì pomeriggio, nell’ambito del “Festival del Memoir” La Risacca dei Ricordi, si è tenuto un incontro molto partecipato al Niwa con l’ex difensore del Milan Filippo Galli. che ha presentato il suo libro “Il calcio eretico. Idee e proposte per un calcio diverso”.




Il volume propone una riflessione innovativa e profonda sul mondo del calcio, con l’obiettivo di promuovere un approccio diverso, più etico e formativo, soprattutto nei settori giovanili.

Galli ha esplorato temi fondamentali che riguardano il futuro del calcio, focalizzandosi sull’educazione e la crescita dei giovani calciatori. Il testo si basa su una critica costruttiva all’attuale sistema calcistico, proponendo idee e metodologie che mirano a un cambiamento culturale e strutturale all’interno del mondo del calcio.

Tra i passaggi chiave del libro, Galli sottolinea l’importanza di mettere al centro il “gioco” e non solo la “vittoria”, favorendo lo sviluppo integrale dei ragazzi, sia come atleti sia come individui.

L’ex difensore del Milan, forte della sua esperienza come responsabile del settore giovanile del Milan, argomenta nel libro come l’allenamento non debba solo mirare a migliorare le capacità tecniche dei giovani, ma anche a formarli sotto il profilo umano e psicologico.

Un punto centrale del libro è la necessità di rivedere le metodologie di allenamento per renderle più inclusive e adattabili alle esigenze dei singoli ragazzi, piuttosto che applicare un unico modello standard per tutti.

Durante l’incontro Filippo Galli ha approfondito molti di questi temi, dialogando con il pubblico e con il direttore artistico del festival, il giornalista Andrea Vianello, con il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e con il presidente dell’associazione I Luoghi della Scrittura Mimmo Minuto.

Ha ripercorso i momenti più significativi della sua carriera calcistica, dal suo debutto nel calcio professionistico con il Pescara e ha sottolineato come il suo primo allenatore da professionista sia stato il sambenedettese Tom Rosati.

Quindi ha ripercorso il suo cammino da calciatore fino agli anni gloriosi con il Milan di Silvio Berlusconi e Arrigo Sacchi.

Galli ha raccontato anche di come il “Milan delle meraviglie” non fosse solo una squadra di grande successo sul campo, ma un gruppo coeso con una mentalità vincente costruita anche grazie all’approccio innovativo di allenatori come Arrigo Sacchi. Ha condiviso aneddoti sugli allenamenti e sulle strategie che hanno portato il Milan a vincere tutto, mettendo in luce quanto la gestione dei giocatori e la loro crescita personale fossero importanti per raggiungere quei risultati.

Nel corso del dialogo, Galli ha evidenziato come molte delle sue idee per un “calcio eretico” siano nate proprio dalle sue esperienze da giocatore e da allenatore. Ha spiegato come sia fondamentale adottare una visione olistica nell’allenamento dei giovani, che comprenda non solo aspetti tecnici ma anche emotivi e relazionali.

TI CONSIGLIAMO NOI…