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Aumenti dell’acqua, l’Ato: “Se la situazione migliorerà l’anno prossimo chiederemo un riequilibrio”

Incremento sul 2022, 2023 e 2024. I sindaci di Ascoli, San Benedetto e Fermo: "Non si può non considerare la diffida ricevuta da Arera il 20 ottobre scorso"
Pubblicato il 15 Novembre 2022

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Aumento delle bollette dell’acqua per i residenti del Piceno e del Fermano. L’Ato ha infatti annunciato una rimodulazione tariffaria pari al +8,45% nel 2022, ad un +7,5% nel 2023 e ad un +7,3% nel 2024.

L’intervento sarà pertanto retroattivo, con un conguaglio sulle bollette dal primo gennaio 2022.

I sindaco di Ascoli Marco Fioravanti (anche presidente dell’Ato) di San Benedetto Antonio Spazzafumo e di Fermo Paolo Calcinaro hanno da una parte lamentato la decisione, ma dall’altra l’hanno avallata. I tre hanno infatti firmato il seguente documento: “I sottoscritti Marco Fioravanti, in qualità di Sindaco del Comune di Ascoli Piceno e Presidente dell’Egato 5 Marche Sud Ascoli Piceno e Fermo, Antonio Spazzafumo Sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto e Paolo Calcinaro Sindaco del Comune di Fermo, in relazione alla questione afferente l’aggiornamento biennale previste all’articolo 6 della deliberazione ARERA n. 580/2019/R/IDR ai fini della rideterminazione delle tariffe del servizio idrico integrati per le annualità 2022 e 2023, dichiarano quanto segue: in considerazione dell’attuale stato dell’economia e delle difficoltà che imprese e famiglie si trovano quotidianamente ad affrontare ritengono inopportuno applicare gli aumenti prospettati, ma al contempo non possono esimersi dall’esprimere il proprio parere favorevole circa tale proposta, consapevoli che il mancato adeguamento tariffario comporterebbe conseguenze negative sulla realizzazione degli investimenti ed in generale sull’attività di tutta la società Ciip, con inevitabili ripercussioni su tutti gli utenti. Inoltre, non si può non considerare la diffida ricevuta da ARERA del 20 ottobre 2022 a provvedere alla comunicazione di tali adeguamenti tariffari al fine di verificare la sostenibilità dell’intero piano d’ambito”.

I primi cittadini, tuttavia, pongono anche dei paletti: “I sottoscritti si dichiarano favorevoli all’adeguamento tariffario proposto a condizione che la società Ciip si impegni a riconsiderare ed eventualmente riassorbire gli stessi aumenti alla luce di eventuali misure che il Governo Nazionale dovesse intraprendere avvero di una riduzione dei costi energetici che hanno condizionato in maniera determinante tali aumenti”.

Ad ogni modo, si assicura che nel 2023, in caso di miglioramento delle condizioni economiche generali (come la riduzione dei costi energetici e dei materiali, o l’ottenimento di ulteriori finanziamenti a fondo perduto sulle opere già previste nel periodo), “il Gestore proporrà, di concerto con l’EGATO, istanza di riequilibrio economico-finanziario a ribasso”.

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