SAN BENEDETTO • Con l’installazione del cantiere da parte della ditta Adriatica Bitumi di Ascoli Piceno, che si è aggiudicata la relativa gara d’appalto, sono partiti questa mattina, lunedì 16 febbraio, i lavori di riqualificazione di alcune vie del quartiere San Filippo Neri.
L’intervento, nello specifico, interessa la sistemazione di tratti di marciapiede in via Ferri e Aleardi, la realizzazione di asfalti nelle vie Ferri e Manzoni e di un tratto a nord di corso Mazzini ai confini con Grottammare con sistemazione della corsia di immissione, la realizzazione in via Ferri di un attraversamento pedonale per privilegiare la sicurezza di chi attraversa. Inoltre in via Ferri si procederà all’abbattimento di pini con conseguente ricollocazione di altre essenze arboree. Piante saranno collocate anche in via Manzoni.
Tra le opere previste, c’è anche l’arretramento della pensilina della fermata bus lungo corso Mazzini che troverà spazio nell’aiuola antistante la chiesa e nuovi pali della pubblica illuminazione in via Aleardi e Ferri che saranno collocati in modo da consentire un più agevole transito pedonale. I lavori, che hanno un valore di 250mila euro, dovranno essere ultimati entro 120 giorni.
“Finalmente parte un intervento tanto atteso da tutto il quartiere – spiega l’assessore ai lavori pubblici Leo Sestri – e dalle tante persone, anche non residenti, che frequentano la zona. Basti pensare al traffico generato dalla presenza del polo scolastico di via Ferri. I 14 pini di quella via, che con le loro radici avevano creato non pochi problemi di sicurezza a pedoni e ciclisti e hanno rovinato asfalti e marciapiedi, saranno sostituiti, così come accaduto per analoghe situazioni in altre zone della città, da 28 essenze arboree, il doppio delle esistenti, caratterizzate da radici ficcanti, tali cioè da non intaccare asfalti e marciapiedi, che troveranno posto sia in via Ferri sia in via Manzoni che ne era priva. L’attenzione per il verde che quest’Amministrazione dimostra – conclude Sestri – si vede dal fatto che ogni volta che, per ragioni di sicurezza, siamo costretti a togliere un albero ne piantiamo due, così come impone anche la legge”.