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Grottammare, nelle piazze e in Comune arrivano i defibrillatori. L’iniziativa dei Rotary: “A Cuore Aperto”

Oggi la donazione dei tre dispositivi in zona Ascolani, al Kursaal e a Palazzo Ravenna. Il sindaco Piergallini: "Oggi iniziamo il percorso per diventare città cardioprotetta"
Pubblicato il 14 Gennaio 2023

GROTTAMMARE. Rotary a Cuore aperto è il progetto con il quale la rete rotariana del territorio sta promuovendo la cultura della cardioprotezione che oggi ha concluso il suo primo step con l’installazione di tre defibrillatori in altrettante zone strategiche della città. Il progetto vede come capofila il Rotary Club San Benedetto del Tronto Nord con la collaborazione del Rotary Club di San Benedetto del Tronto, il Rotaract e l’Inner Wheel ma anche la Confraternita della Misericordia di Grottammare e la famiglia Petrone. Tutte la parti in causa hanno contribuito alla donazione dei defibrillatori che sono stati posizionati in piazza Carducci, piazza Kursaal e a palazzo Ravenna, vale a dire la sede del Palazzo Comunale. Uno dei defibrillatori è stato donato dal Distretto Rotary 2090.

Proprio in Comune, nel corso di una cerimonia moderata da Francesca Galiffa del Rotary Club San Benedetto del Tronto Nord, è avvenuta la firma della convenzione in base alle quali i tre dispositivi sono stati donati al comune e ha visto le firme del presidente del Rotary Club San Benedetto del Tronto Nord Alessandro Speca, la presidente del Rotary Club San Benedetto del Tronto Maria Rita Bartolomei, il presidente del Rotaract di San Benedetto Aureliano Forte, la presidente dell’Inner Wheel Piera Gaetani e il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini. “Ovviamente – ha spiegato Galiffa – occorre saper usare questi defibrillatori ed è per questo motivo che a questa iniziativa è stata affiancata l’attività di formazione nell’utilizzo, in emergenza, dei defibrillatori”.

Un’attività coordinata dallo stesso Alessandro Speca, rotariano e Governatore della Misericordia di Grottammare che ha presentato l’iniziativa e lo strumento donato: “Il suo nome – ha detto – è Samaritan, un termine che dà il senso di quale sia l’obiettivo. Si tratta di un defibrillatore semiatuomatico, nel corso dell’operazione fa quasi tutto il dispositivo e per questo motivo è di facile utilizzo tanto che non soltanto medici e infermieri possono utilizzarlo ma anche persone che operano in ambiti non collegati all’ambiente sanitario perché si tratta di un defibrillatore che ha dei comandi vocali nel senso che è lui che dice al soccorritore quello che deve fare e registra le voci delle persone che lo stanno utilizzando o che comunque si trovano intorno alla persona da soccorrere”.

Tra l’altro Speca ha anche sottolineato come una persona che sia stata salvata da quel tipo di defibrillatore ne riceverà una in omaggio dall’azienda e sarà quella stessa persona a decidere dove posizionare il nuovo dispositivo. “La defibrillazione precoce – ha continuato il presidente del rotary Club San Benedetto del Tronto Nord – è quella da effettuare per evitare la morte cardiaca improvvisa. Si tratta di qualcosa che capita ad una persona su mille e, di fronte a questo problema, le statistiche dicono che occorre intervenire entro il quarto minuto. Ed è per questo motivo che avere una presenza diffusa di questo genere di dispositivi è fondamentale”.

All’intervento di Speca è seguita una dimostrazione pratica, da parte di uno dei volontari della Misericordia di Grottammare, dell’utilizzo del defibrillatore di fronte all’emergenza. Parole di elogio e soddisfazione da parte del sindaco di Grottammare Enrico Piergallini che ha commentato anche la positività della cosiddetta legge del Samaritano che di fatto “deresponsabilizza le persone che si prendono l’onere e il coraggio di soccorrere altre persone che sono in grave pericolo”. Il primo cittadino ha definito quella di oggi “una giornata di cuore”. “Tanti comuni hanno intrapreso la strada che l’ha portate ad essere denominate città cardioprotette. Noi oggi riusciamo a intraprendere quel percorso grazie a voi”. Il sindaco ha quindi ricordato la figura del dottor Petrone, nel nome del quale è stato installato il dispositivo di piazza Kursaal.

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