lunedì 27 Marzo 2023
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Anima, il Comune risponde alla Soprintendenza

GROTTAMMARE – “Ogni elemento di critica che ha portato la Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici ad emettere un diniego dell’autorizzazione paesaggistica per la realizzazione della Grande Opera, è stato analizzato e confutato nel documento prodotto dall’area assetto del territorio del Comune di Grottammare ed inviato, nel pieno rispetto dei tempi previsti (10 giorni, ndr) alla stessa Soprintendenza”.

Lo fanno sapere dal comune di Grottammare. Nelle relazioni i tecnici del Comune hanno ribadito l’incoerenza della Soprintendenza nel voler fare un passo indietro, dopo tutti i pareri favorevoli emessi dalla stessa in questi 4 anni di lavoro.

“Ricordo alla Soprintendenza che l’accordo di programma è stato preceduto dalla valutazione ambientale strategica e la variante del Piano Regolatore in località Valtesino venne approvata anche dalla Conferenza dei Servizi –spiega il sindaco Enrico Piergallini – essa stessa manifestò un parere favorevole in relazione ai due fabbricati urbani in zona, e cioè quello di interesse storico poteva essere spostato e ricomposto, l’altro demolito. Inoltre per le questioni relative all’altezza di Anima, ricordo che nell’accordo di programma approvato non veniva indicata l’altezza dell’opera per non mettere un vincolo all’architetto Tschumi. Questi ha cercato di progettare un’opera che ben si inserisse nell’area circostante, accogliendo anche il consiglio di riprogettare la facciata est, come indicato dall’architettp Miriam Pompei, responsabile del procedimento per la Soprintendenza. Comunque Anima sarà alta 24, 2 metri, di cui 4 interrati. Sarà più bassa di un palazzo in Piazza Carducci. Per quanto riguarda anche piante e siepi, venne espresso parere favorevole per un espianto degli ulivi visto la “buona capacità di riattecchimento” delle piante”.

Dal febbraio 2010 fino ad oggi i passaggi amministrativi per Anima sono stati 31 con 4 anni di lavoro che rischiano ora di svanire nel nulla. “Il precedente soprintendente – commenta l’assessore Daniele Mariani – si era espresso favorevolmente sulla lottizzazione dell’area, in particolare sulla decisione di individuare 4 lotti: uno turistico/ricettivo, uno artigianale, uno commerciale e infine il quarto dato al Comune di Grottammare per Anima. L’attuale soprintendente, invece, giudica l’opera di Tschumi e esprime i propri dubbi focalizzandosi su l’area lottizzata presa “in toto”. La contestazione delle altezze dell’opera doveva avvenire prima, perché adesso si compromette tutto il lavoro fatto, richiedendo una progettazione ex novo”.

Ironico il commento del consigliere Cesare Carboni: “Se si volesse rispettare gli alberi a questo punto non si potrebbe più costruire nessun edifico per rischiare di non coprirne nessuno. Vorrei ricordare che per il Piano Paesaggistico Regionale in quella zona non ci sono vincoli sul paesaggio. Viene rispettato solo il vincolo lineare previsto dalla Legge Galasso, di non costruire a meno di 150 metri dai fiumi. Poi vorrei sottolineare, rispondendo ad alcune provocazioni mosse in ambiente politico, che l’area dove sorgerà la Grande Opera non è un’area degradata. Non è Scampia o lo Zen. Qui non sussiste nessun degrado urbanistico da riparare”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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