venerdì 31 Marzo 2023
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Grottammare, al chiaro di luna con il pianista Pierre Réach

Nel vecchio incasato il pianista francese ha fatto risuonare quattro opere di Beethoven

Inossidabile: forse il più azzeccato tra i tanti aggettivi che il pianista Pierre Réach ha suscitato a conclusione del concerto tenuto ieri sera, domenica 28 agosto 2022, presso la chiesa di San Giovanni Battista a Grottammare nell’ambito del Festival Liszt. Un luogo suggestivo, nel vecchio incasato della città, impreziosito dalle opere d’arte del Museo Sistino di Grottammare, dove il pianista francese ha fatto risuonare quattro opere di Beethoven: la sonata numero 2 in Fa minore, la sonata opera 31 numero 3 in Mi bemolle maggiore, l’opera 78 in Fa diesis maggiore dedicata dall’autore “À Thérèse” e per ultima la celeberrima sonata “Al chiaro di luna” opera 27 numero 2 in Do diesis minore.

Questa esibizione di Réach sancisce la fine di un progetto assai ambizioso, cioè quello di eseguire dal vivo, durante le edizioni del Festival Liszt, tutte le sonate di Beethoven scritte per pianoforte. Un repertorio nel quale il pianista francese riesce a esprimere vigore e delicatezza a un tempo, con un lavoro che richiede una spiccata sensibilità e una approfondita conoscenza oltre che una tecnica impeccabile. Dettagli tutti apprezzati dal folto pubblico accorso, nonostante il caldo, ad applaudire il maestro francese; così tanto che, a fine concerto, è stato richiamato alla tastiera per dei fuori programma. Precisamente quattro volte con: il Largo dalla sonata opera 7 numero 4  in Mi bemolle maggiore, poi l’Allegretto dalla sonata opera 31 numero 2 detta “La tempesta”, entrambe di Beethoven, e ancora l’Andantino in La bemolle maggiore dai Sei momenti musicali di Franz Schubert. In ultimo, un bellissimo corale di Johann Sebastian Bach arrangiato per pianoforte da Ferruccio Busoni “Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” (Ti invoco, Signore Gesù Cristo), BWV 639.

La mia percezione è stata di un Romanticismo genuino che le mani di Réach riescono a tessere passando dall’accarezzare i tasti del piano al percuoterli vigorosamente secondo i sentimenti fissati su carta da Beethoven, vero interprete dello Sturm und Drang di fine Settecento. Il prossimo appuntamento, l’ultimo, con l’edizione 2022 del Festival Liszt è per sabato 3 settembre a Ripatransone, nel Teatro Mercantini, quando si esibirà il pianista pesarese Paolo Marzocchi con un programma che metterà in relazione i compositori Béla Bartók e Franz Liszt. Per informazioni e biglietti: http://www.festivaliszt.com.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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