PORTO SAN GIORGIO – C’è il tragico assalto al portavalori avvenuto nel 1995 a Porto Sant’Elpidio tra i principali capi d’accusa che, negli ultimi giorni, hanno portato in carcere il settantenne Andrea Maizzi, considerato il “boss” del Fermano. Di origini pugliesi Maizzi è stato accompagnato dai carabinieri nel carcere di Fermo per scontare una pena che finirà nel 2030. Maizzi, detto “il Foggiano” per le sue origini pugliesi, era stato condannato per alcuni reati minori e per un assalto al portavalori finito nel sangue.
Avvenne il 2 novembre 1995 sull’A14, nel territorio di Porto Sant’Elpidio. La banda aveva bloccato un furgone portavalori che stava trasportando soldi per circa tre miliardi di lire. I malviventi avevano trasferito tutto il denaro sulla loro auto e si erano dati alla fuga. Non avevano fatto i conti con il caposcorta che con il furgone si è lanciato all’inseguimento raggiungendo la banda fino ad un cavalcavia dove c’era un’altra auto a bordo della quale i banditi si sarebbero dovuti trasferire liberandosi del veicolo utilizzato per il colpo. Nacque una sparatoria nella quale trovò la morte un fermano, Danilo Ercoli, il più giovane del gruppo. Il resto della banda riuscì a fuggire anche se furono tutti arrestati alcuni mesi dopo.
La condanna per Maizzi è diventata definitiva e, per questo motivo, è arrivato il trasferimento in carcere. I suoi legali chiederanno di poter ottenere gli arresti domiciliari dal momento che il settantenne ha alcuni problemi di salute che sarebbero incompatibili con il regime carcerario.