SAN BENEDETTO DEL TRONTO
“Il creditore sono io”. Parla Sandro Bolla, il concessionario che lunedì è finito in ospedale dopo il blitz dell’agente immobiliare 43enne che ha esploso tre colpi di pistola all’interno del suo autosalone. A monte dell’episodio ci sarebbero infatti delle vicende legate all’acquisto di un’abitazione sul lungomare di San Benedetto per il quale Bolla, assistito dall’avvocato Massimo De Luca, avrebbe versato un acconto di circa 100mila euro senza però essere mai entrato in possesso dell’immobile. Di conseguenza Bolla ha agito per vie legali e quello che è accaduto lunedì potrebbe essere stata una reazione a questa situazione.
“E’ entrato nella concessionaria e ha esploso quei colpi di arma da fuoco – spiega – uno è finito contro la scrivania, poi un altro e un terzo che è finito contro il pavimento e mi ha provocato il trauma al piede. Fisicamente sto bene ma psicologicamente sono a pezzi” spiega il concessionario. Questa mattina il quarantatreenne sarà ascoltato dal giudice per l’udienza di convalida dell’arresto e fornirà la propria versione dei fatti. Subito dopo la sparatoria l’uomo si è recato in commissariato e ha consegnato l’arma (una pistola con la matricola abrasa). E’ accusato di porto abusivo di arma clandestina e minacce aggravate.
La concessionaria di via Val Tiberina, teatro dell’episodio, è stata posta sotto sequestro dalla Questura.