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Lo ricattano con immagini intime. Vanno a prendere i soldi e trovano i carabinieri

Si tratta di un caso classificabile come "revenge porn"
Pubblicato il 20 Settembre 2024

PORTO SAN GIORGIO. Un caso inquietante di estorsione legata al fenomeno del revenge porn ha scosso Porto San Giorgio.




Due giovani, appena 18 e 19 anni, entrambi italiani ma di origini straniere e residenti nel Maceratese, sono stati arrestati dai carabinieri di Porto San Giorgio in flagranza di reato. Quello che sembra un normale caso di estorsione nasconde dietro di sé un meccanismo di manipolazione e violenza psicologica, con un preciso ricatto basato sulla diffusione di immagini intime.

La vittima, un giovane residente nella zona, è stata minacciata dai malviventi con la possibilità che immagini a sfondo sessuale, probabilmente ottenute in modo illecito, fossero diffuse pubblicamente sul web.

Tale minaccia ha portato il ragazzo a temere per la propria privacy e reputazione, inducendolo a cedere al ricatto e a versare una somma di 600 euro per evitare che il materiale venisse reso pubblico. I criminali, insieme a una terza persona non ancora identificata, avevano stabilito istruzioni precise per la consegna del denaro.

Fortunatamente, il giovane si è rivolto ai carabinieri di Porto San Giorgio prima di effettuare il pagamento, consentendo alle forze dell’ordine di organizzare una trappola per cogliere i malviventi sul fatto. L’area per lo scambio del denaro è stata accuratamente “cinturata” dai militari per impedire qualsiasi tentativo di fuga. I due estorsori, convinti di avere il controllo della situazione, sono stati colti di sorpresa mentre prelevavano la busta con i soldi, lasciata dalla vittima secondo le istruzioni dei ricattatori.

L’intervento rapido ed efficace dei carabinieri ha portato all’arresto immediato dei due giovani, che ora dovranno rispondere di gravi accuse. Oltre all’estorsione, infatti, il reato si configura anche come revenge porn, un crimine che prevede la condivisione non consensuale di immagini o video intimi su internet. Questo reato è stato introdotto recentemente nell’ordinamento giuridico italiano per contrastare la diffusione abusiva di materiale privato.

Le implicazioni del revenge porn

Il revenge porn non riguarda necessariamente un atto di vendetta tra ex partner, come spesso si potrebbe pensare. Dal comando provinciale dell’Arma è stato sottolineato come la diffusione non consensuale di immagini intime possa avere motivazioni diverse, che vanno oltre il semplice desiderio di rivalsa. In alcuni casi, le immagini vengono condivise con il consenso della vittima, ma successivamente usate in modo malevolo per estorcere denaro o per danneggiare la reputazione della persona coinvolta. In altri casi, invece, la vittima potrebbe non essere nemmeno consapevole dell’esistenza di tali foto o video.

Questo tipo di crimine è particolarmente devastante perché non si limita a causare danni economici, ma infligge anche ferite psicologiche e sociali difficili da rimarginare, poiché colpisce la sfera più privata e intima delle persone coinvolte.

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