Il sindaco di Montefiore, Lucio Porrà, tuona contro i bugiardi del Covid. Il primo cittadino parla infatti di alcune situazioni legate a persone che, ai responsabili del tracciamento dell’Asur, hanno dichiarato il falso. “Il tutto – spiega il sindaco – per evitare dieci giorni di quarantena. In questi giorni è emerso di tutto: genitori che disconoscono i figli, nonni che affermano di non vedere i nipoti, datori di lavoro e dipendenti che non si incontrano mai”.
Poi però incrociando i dati è venuto fuori che le situazioni erano completamente diverse. “In questo modo – continua Porrà – da quasi zero contagiati siamo arrivati a quindici. Ora basta, o le persone dicono la verità oppure al primo contagio rilevato invierò lo stato di famiglia della persona interessata al personale dell’Asur. Oggi valuteremo se istituire l’obbligo di mascherine all’aperto e chiudere le scuole”.