ASCOLI PICENO. La struttura sanitaria dell’ex Luciani ad Ascoli Piceno torna al centro del dibattito politico, con parole durissime da parte del consigliere di opposizione Francesco Ameli (PD), che denuncia una situazione di degrado e abbandono, chiamando in causa sia il Comune che la Regione Marche.
«La struttura sanitaria dell’ex Luciani potrebbe essere un fiore all’occhiello della sanità marchigiana, ma la realtà è ben diversa: abbandono, degrado e lavori fermi, nell’indifferenza della Regione Marche e del Comune di Ascoli Piceno», afferma Ameli, sottolineando le criticità della palazzina che ospita, tra gli altri, la guardia medica, pazienti anziani e con patologie mentali, oltre alla COT – la Centrale Operativa Territoriale – e un futuro ospedale di comunità.
«Eppure, invece di garantire ai pazienti e al personale un ambiente adeguato e accogliente, la Regione lascia questa struttura nel più totale degrado», incalza il consigliere.
Secondo Ameli, l’ospedale di comunità in fase di realizzazione non basta da solo a risollevare la struttura, se tutto il resto resta fatiscente e scollegato dai servizi pubblici. «Non basta realizzare un ospedale di comunità (con i lavori a rilento!) se tutto il contesto resta in condizioni fatiscenti. Senza una vera riqualificazione dell’intero edificio e un collegamento efficiente con i mezzi pubblici, si tratta solo di un palliativo insufficiente».
E insiste sulla necessità di agire subito: «Uno scandalo per chi lavora e si cura lì ogni giorno, persone che hanno il sacrosanto diritto di stare in un luogo dignitoso. La giunta regionale deve intervenire subito, perché la sanità non può essere sinonimo di abbandono!»
Guardando al futuro, Ameli lancia un appello al prossimo governo regionale: «Pensiamo che il prossimo governo regionale debba farsi carico di questa esigenza, con la riqualificazione della struttura e del parco annesso», aggiungendo infine che «il diritto alla salute viene garantito anche da strutture adeguate».